FIRENZE – E’ emergenza baby gang. A dare l’allarme è la pg facente funzioni della Corte d’appello di Firenze Luciana Piras nella relazione sull’attività delle procure del distretto toscano all’apertura dell’anno giudiziario 2023.

“Va segnalato il preoccupante emergere di baby gang, sistematicamente dedite alla prevaricazione di coetanei con metodologie violente e con variegate manifestazioni, predatorie, persecutorie, lesive” ha detto.

“Tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022 risultano iscritti tre procedimenti per il reato di cui all’art. 416 codice penale, contro le 10 iscrizioni del periodo precedente, fattispecie criminosa questa in decrescita ma che pur denota come persistente la presenza nel distretto del fenomeno di aggregazioni giovanili dedite alla commissione sistematica di reati-fine che hanno come precipuo obiettivo la contrapposizione violenta con altri gruppi e l’acquisizione di una sorta di egemonia nell’universo giovanile di un determinato contesto territoriale”.

Inoltre preoccupa un altro indice negativo in significativo incremento: quello delle violenze sessuali compiute da minori, che passano da 39 (precedente relazione) a 45 procedimenti nei confronti di minorenni noti.

L’analisi delle fattispecie porta a ritenere che tali gravissime forme di devianza minorile si nutrano ancora oggi di una inadeguata introiezione del significato della sessualità, vissuta talora dai giovani di sesso maschile in senso predatorio, “consumistico” e sessista”. Anche sotto questo profilo, la scuola, gli enti intermedi, le famiglie, debbono riflettere e produrre uno sforzo maggiore per favorire una più intensa introiezione del valore assoluto dei sentimenti, del rispetto e del primato della persona, della parità di genere, della inderogabile necessità del consenso per il compimento di atti sessuali”.

 

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