empolicagliariChe cosa sarebbe l’Empoli con un trequartista capace di assist continuativi e gol, e una punta da almeno quindici reti stagionali nel carniere? E’ una domanda che molto probabilmente i tifosi biancoazzurri del club della Valdelsa non otterranno mai, anche perché la risposta potrebbe essere dolorosa e parlare di una rosa di Sarri che nell’eventualità sarebbe forse in lotta addirittura già in questa stagione per un posto nelle future coppe europee. Il discorso sui rimpianti tecnici nello spogliatoio capitanato da Moro nascono dalla gara disputata domenica scorsa in casa contro l’Atalanta, nella quale all’Empoli è mancato solo il gol che avrebbe permesso, al termine dell’ennesima prestazione coraggiosa, ma forse poco lucida, di prendere più del singolo punto portato a casa al 90’.

Obiettivo Coppa Italia La situazione non è preoccupante, anzi tutt’altro, prima della trasferta assai insidiosa di Napoli dove il pronostico è tutto a favore degli azzurri partenopei, ma nel frattempo, prima del week end in terra campana, per la creatura di Fabrizio Corsi c’è un impegno comunque da onorare. Se infatti la Coppa Italia non è in cima agli obiettivi stagionali da raggiungere per l’Empoli, mercoledì alle 18 contro il Genoa c’è la grande possibilità di acchiappare uno storico quarto di finale di una competizione che regala soldi dai diritti televisivi e dà visibilità nazionale. Sarà anche per questo che Maurizio Sarri contro la Gasperini band punterà si a fare ampio turnover rispetto alle ultime uscite ma dovrà gioco-forza confermare alcuni elementi cosidetti titolari. Risposte si ricercano in particolare da quegli atleti poco o per niente utilizzati nelle prime 13 giornate di serie A. In difesa dunque spazio a Barba e Bianchetti, con quest’ultimo che non troppo tempo fa si è lamentato dello scarso minutaggio fin qui avuto, senza dimenticare Signorelli e Ruvini; ma sarà la linea Maginot fra centrocampo e attacco a essere sotto la lente di ingrandimento.

Alternative sotto esame «E’ stato il peggior giocatore subentrato dei tre che ho messo in campo», non ha mandato a dire Maurizio Sarri nei confronti di Laxalt, uruguagio arrivato via Inter la scorsa estate e utilizzato da numero dieci prima della sfida di domenica scorsa contro l’Atalanta quando, pur schierandolo nel suo ruolo ideale, il tecnico dell’Empoli ne è rimasto insoddisfatto della prova. Verdi ha alternato prove come una luce a intermittenza, così è possibile che ci siano minuti per Zielinski che ancora deve aggiungere intensità e gamba rispetto a ciò che il calcio italiano pretende. Insomma il test contro il Genoa potrebbe essere utile per soverchiare alcune gerarchie, in uno dei pochi momenti in cui l’allenatore adottivo di Figline Valdarno potrà sperimentare. Poi da domenica prossima, come si dice a Napoli «chi ha avuto, avuto ha avuto, chi ha dato, dato ha dato, scordiamoci il passato»… l’Empoli non potrà più scherzare.

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