empo-esultanza1Un recente sondaggio pubblicato di Italpress, reso noto nelle ultime ore, ha messo in evidenza come l’Empoli guidato da Marco Giampaolo sia il club definito come ‘sorpresa positiva dell’anno’ dalla maggioranza dei tecnici che quest’anno guidano club in serie A. Un attestato di stima in piena regola, e qualificato per Massimo Maccarone e compagni che certifica, qualora ce ne fosse bisogno, che la società azzurra, attualmente al settimo posto con i suoi 27 punti, sia non solo una formazione che gioca bene al pallone, ma venga vista come da esempio da chi lotta su qualsiasi fronte nel massimo campionato italiano.

sousa5Anche Sousa applaude l’Empoli Fra gli allenatori che hanno dato il loro voto a favore della candidatura del maggior sodalizio calcistico della Valdelsa come rivelazione della prima parte di annata 2015-2016, anche un vicino di casa per l’Empoli, ovvero quel Paulo Sousa che con la sua Fiorentina ha dovuto faticare e non poco per guadagnare un punto nello scontro diretto andato in scena poco meno di un mese fa, terminato due a due, e che ha visto gli ospiti in quel caso toscani andare avanti per 0 a 2 al ‘Franchi’ di Firenze, con i presupposti perché venisse assegnato loro anche un rigore per fallo in area al termine del primo tempo su Riccardo Saponara. «Come sorpresa positiva di questa parte di campionato dico l’Empoli perché ha effettuato un grosso cambio di giocatori importanti e dell’allenatore e stanno avendo una continuità di gioco che mi piace molto» ha sentenziato il tecnico viola che, dal canto suo, ha il miglior attacco e sta battagliando con Inter e Napoli per il vertice del campionato.

Benedizioni per l’Empoli Insomma se la ‘benedizione’ arriva anche da uno dei figli calcistici di uno come Mourinho, vuol dire davvero che il club guidato da Fabrizio Corsi sta facendo le cose non per bene, ma di più. Tanti, tutti o quasi sono stupiti dal rendimento altissimo degli azzurri che soltanto quattro mesi fa archiviavano l’ossatura della propria rosa, costituita da Sepe, Rugani, Vecino, Valdifiori, Hysaj e Tavano, dicevano ‘addio’ al proprio maestro di campo, alias Maurizio Sarri, e scommettevano su illustri sconosciuti o elementi non affidabili al 100% fino ad allora, come Skorupski, Costa, Paredes, Buchel e Zielinski. Uno dei pronostici più facili era immaginare l’Empoli in lotta per la salvezza fino all’ultima giornata di questo torneo. Oggi agli azzurri mancano 13 punti per la matematica certezza di disputare la terza serie A consecutiva e c’è addirittura chi sottovoce è pronto a puntare le proprie fiche su una prossima partecipazione alle future coppe europee di Big Mac e soci. Fra i sorpresi dalla Giampaolo band anche un ex indimenticato dalle parti dello stadio ‘Castellani’ quale Antonio Buscé. «Ad Empoli c’è un tessuto societario ed ambientale che ti lascia lavorare ma niente è lasciato al caso, anzi –ha detto Buscé a TeleIride -. Io conosco ogni uomo che lavora per il presidente Corsi e so la passione e la dedizione che c’è per una società che è sempre più diventata modello e esperienza da ripetere».

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