ciatoscana-slider-800x600_dimensioneagricoltura201501Un resoconto dettagliato del convegno di Palazzo Vecchio “Verso il territorio come destino” e un’intervista esclusiva al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a poche settimane dal voto per le Regionali. Questo e molto altro nel nuovo numero di marzo di Dimensione Agricoltura, uscito oggi e già consultabile online www.dimensioneagricoltura.com

Ventiquattro pagine tutte a colori e una tiratura di 24.500: così come avviene da 25 anni Dimensione Agricoltura rappresenta uno strumento di informazione puntuale e completa per il mondo rurale toscano.

Nello speciale “Verso il territorio come destino” che a Palazzo Vecchio nello splendido Salone dei Cinquecento ha visto la presenza di oltre cinquecento agricoltori della Cia provenienti da tutta la Toscana e un gli interventi del presidente Cia Toscana Luca Brunelli, dei vertici di Cia nazionale Dino Scanavino e Cinzia Pagni; quindi dei ministri Maurizio Martina e Gian Luca Galletti; del presidente toscano Enrico Rossi; del presidente dell’Accademia dei Georgofili Giampiero Marracchi; quindi  Paolo De Castro, presidente Gruppo S&D commissione agricoltura PE; Giovanni La Via, presidente commissione ambiente PE; Claudia Sorlini, Comitato scientifico Expo 2015.

Nell’intervista esclusiva con Dimensione Agricoltura il governatore Rossi traccia un bilancio di fine legislatura; un vero e proprio focus sull’economia toscana e sull’agricoltura in particolare, fra cose fatte e altre da fare. E poi il nuovo programma elettore, per il settore rurale, la riorganizzazione della governance. Si parla di territorio fra piano paesaggistico e legge urbanistica.

In questo numero anche l’immancabile vignetta di Sergio Staino, dedicata ovviamente all’Imu; l’intervista di Sandro Capitani (Radio 1 Rai – La Terra); le cronache provinciali; le opportunità per le imprese agricole, le ultime da sapere su diritti sociali, tecnica, impresa e lavoro.

In primo piano anche i danni provocati dal maltempo nei giorni scorsi, con il vento forte che ha messo in ginocchio gran parte dell’agricoltura toscana, in particolare il settore florovivaistico.

 

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