A quasi 20 giorni dal suo arresto in un’abitazione popolare di Taverne d’Arbia (Siena) parla Johnny lo Zingaro, l’ergastolano scappato il 30 giugno dal carcere di Fossano (Cuneo) e ripreso dalle Forze dell’Ordine il 25 luglio scorso. Johnny, che ora si trova in carcere a Sassari, conferma la versione della fuga d’amore parlando attraverso il suo legale Enrico Ugolini: «Mi dispiace di aver tradito la fiducia di chi mi è stato vicino e mi ha supportato. Non volevo fare nulla di male: solo trascorrere del tempo con la mia compagna (Giovanna Truzzi evasa anche lei e arrestata il 25 luglio, ndr). Mi spiace di aver deluso la mia psicologa, il magistrato di sorveglianza, il personale di polizia giudiziaria e tutti quelli che hanno creduto in me».

Fuga non pianificata «È stata una fuga d’amore, non pianificata e decisa all’improvviso – ha spiegato Giuseppe Mastini, noto col nome di Johnny Lo Zingaro. «Io e la mia compagna ci eravamo sposati a Roma quando avevamo tredici anni, con una cerimonia sinti. Poi la vita ci ha fatto prendere strade diverse. Ci siamo ritrovati dopo quarant’anni ed è stato come se non ci fossimo mai lasciati. Lei, agli arresti domiciliari, attendeva una condanna definitiva di due anni. Ci saremmo persi di nuovo e così siamo fuggiti insieme».

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