Foto pagina Facebook Dario Nardella

FIRENZE – «Come diceva Oscar Wilde le persone le puoi amare o non amare ma se sono persone libere le devi rispettare. Oriana Fallaci faceva della libertà la sua cifra. Anche io in tutta sincerità credo che qualunque tentativo di incasellare la sua opera, la sua vita così ricca, complessa e poliedrica sia un esercizio sterile e anche offensivo della sua memoria. Era fiorentina, la si può amare o no, ma la città la rispetta la sua libertà».

A dirlo il sindaco di Firenze Dario Nardella in occasione della commemorazione stamani di Oriana Fallaci nel 15esimo anniversario della morte, al cimitero evangelico degli Allori di Firenze dove la giornalista e scrittrice è sepolta.

Tra i presenti anche il senatore Riccardo Nencini, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani e i consiglieri comunali di Palazzo Vecchio. «Questo – ha aggiunto – è un momento significativo, che mi ricorda anche il giorno in cui intitolammo a Oriana Fallaci un luogo della nostra città alla Fortezza da Basso, largo Fallaci, qualche tempo dopo l’indirizzo del Consiglio comunale sulla opportunità di dedicare un toponimo a questa grande donna».

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