«Un impatto molto emozionante, la responsabilità è grande. Questa è una istituzione alla quale tutti vogliamo molto bene. Credo che abbia un grande potenziale che deve essere espresso senza nascondere che le difficoltà ci sono». Queste le parole della nuova presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi al termine di una visita a Palazzo Sansedoni per un passaggio di testimone con il presidente uscente Gabriello Mancini e per conoscere da vicino la macchina organizzativa dell’ente.
 
Insedimaneto prossima settimana «Nei prossimi giorni parlerò con i colleghi che mi accompagneranno in questo percorso. In maniera seria e consapevole cercheremo di dare il meglio perché si possano trovare soluzioni» ha aggiunto poi Mansi in riferimento alle nuove Deputazioni, Generale e Amministratrice, che la presidente intende riunire «nell’ambito della prossima settimana».
 
La logica del risultato Sulle difficoltà che stanno attraversando la Fondazione e la Banca Mps, Mansi ha sottolineato «sono dinamiche che vanno conosciute dall’interno. Il visto da fuori per me non è mai un elemento particolarmente rilevante. Lavoreremo per trovare delle soluzioni sulla logica del risultato che è l’unica che conosco».
 
Tappa in Comune e Provincia Dopo la visita a Palazzo Sansedoni la neo presidente ha scelto di fare tappa anche in Comune e in Provincia per incontrare il sindaco Bruno Valentini e il presidente Simone Bezzini. Con i vertici della banca Mps Alessandro Profumo e Fabrizio Viola «ci siamo sentiti per le vie brevi non certamente per parlare di questioni rilevanti – ha detto Mansi – perché queste sono giornate in cui siamo sommersi dall’affetto e dall’attenzione della popolazione e delle istituzioni».
 
Fisac, sciopero dei lavoratori Mps Intanto oggi è tornata a farsi sentire la Fisac Cgil che ha annunciato uno sciopero generale dei lavoratori della banca Mps secondo un pacchetto di 15 ore complessive su due intere giornate, il 27 settembre ed il 4 ottobre. Una decisione sopraggiunta «dopo aver effettuato innumerevoli tentativi per ottenere dall'azienda la riapertura della trattativa – spiega la sigla sindacale -, per iniziare finalmente un confronto reale finalizzato a cercare soluzioni condivise che non ledano i diritti fondamentali dei lavoratori, quali la contrattazione integrativa e la sicurezza del posto di lavoro».
 
Le rivendicazioni sindacali Tra i motivi dello sciopero le esternalizzazioni e la cancellazione del contratto integrativo aziendale alle quali la Fisac avrebbe proposto «soluzioni alternative di taglio dei costi incentrate sull'utilizzo del Fondo di Settore e su una serie di interventi temporanei da sottoporre a verifiche annuali. Abbiamo inoltre più volte chiesto l'introduzione di contributi di solidarietà a valere sulle retribuzioni più elevate – prosegue ancora la nota della sigla sindacale – e soprattutto la drastica riduzione dei compensi dei Top Manager, misura richiesta, tra l'altro, dalla UE e dalla Banca d’Italia».
 
Manifestazione a Siena il 21 settembre A precedere lo sciopero le assemblee aperte a tutti i lavoratori su tutto il territorio nazionalee presidi di pubblicizzazione della vertenza «come quello previsto a Siena l'11 settembre, in piazza Salimbeni, davanti alla sede della Banca, in occasione della riunione del Cda». Per il 21 settembre la stessa Fisac ha annunciato «una manifestazione nazionale pubblica a cui potranno partecipare tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo, nonché tutti i cittadini e chiunque sia interessato alla difesa del patrimonio umano ed economico dell'azienda, contro il progetto dei top manager».

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