J.Ligozzi, Coronazione di spine, 1621È dedicata a “Jacopo Ligozzi Pittore Universalissimo” la quinta mostra del cartellone “Un anno ad arte” del Polo Museale Fiorentino che è stata inaugurata il 27 maggio nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dove resterà aperta fino al 28 settembre. Si tratta della prima – dovuta – monografica dedicata a Jacopo Ligozzi, pittore rimasto celebre per le sue leggiadre e dettagliate tavole naturalistiche che raffigurano fiori, piante e animali ma in realtà artista davvero poliedrico, amatissimo dalla corte medicea e titolare a Firenze una solida bottega. Realizzata in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, l’esposizione contiene oltre 100 opere, con prestiti dal Metropolitan di New York, dal British di Londra, dal Louvre e dall’Albertina di Vienna, ovvero il gotha dei musei.

1958 OrnatoIn mostra La lunga e complessa vicenda artistica del Ligozzi (Verona 1547 – Firenze 1627), figlio di pittore e discendente da una famiglia di ricamatori d’origine milanese, è così ricostruita per la prima volta in modo organico: dalla raffinata produzione di disegni acquerellati o lumeggiati in oro (appunto i “naturalia”) all’attività di ritrattista, dagli insiemi decorativi per la Tribuna degli Uffizi e la Villa di Pratolino di Francesco I, oggi purtroppo distrutti, agli apparati per le nozze di Ferdinando I con Cristina di Lorena. E ancora gli abiti di corte, i ricami per tessuti e i disegni per i manufatti in pietre dure dell’allora neonato Opificio. Ma anche le “allegorie morali” e la serie delle “Vanitas” e infine la produzione religiosa intensificata nell’ultimo periodo quando, caduto in disgrazia a corte, si dedicò all’esecuzione di grandi pale d’altare per le principali chiese fiorentine: opere che mostrano la sua adesione alle istanze di una pittura devota e ‘riformata’.

Info La mostra è a cura di Alessandro Cecchi, direttore della Galleria Palatina, Lucilla Conigliello e Marzia Faietti con la collaborazione di Anna Bisceglia e Giorgio Marini. Un ristretto gruppo di disegni botanici è contemporaneamente esposto nella Sala Detti del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e dimostra una volta di più quanto sia stata felice la definizione di “pittore universalissimo” coniata per lui dallo storico Filippo Baldinucci. Info: www.unannoadarte.it.

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