giurlani«Le fusioni dall’alto? Una moda. E’ un’idea che stanno cercando di far passare a livello nazionale. Per questo è arrivato il momento che i sindaci si facciano sentire». A sottolinearlo è Oreste Giurlani, il presidente di Uncem Toscana che sul tema lancia l’idea di un’assemblea il prossimo 12 febbraio alla presenza «di oltre 100 sindaci. E’ questo l’auspicio».

«L’attuale discussione sulle fusioni sa molto di depistaggio» E’ in questa sede che «chiederemo un incontro con i parlamentari toscani e con la Regione. Batteremo, in sostanza, il primo colpo, manifestando il nostro dissenso in ambito istituzionale. Anche perché l’attuale discussione sulle fusioni sa molto di depistaggio: se si parla di problemi della pubblica amministrazione, si deve tagliare dove c’è veramente il grasso che cola, non spostare l’asse sempre sugli enti locali. E’ cosi’ che si è innescata questa tendenza che determina minori trasferimenti ai territori». Una dinamica che secondo Giurlani colpisce soprattutto «i comuni montani e rurali, perche’ cosi’ facendo si diminuisce la presenza dello Stato e questo è inaccettabile. L’Uncem – spiega Giurlani -, non manca di proposte: vogliamo valorizzare le unioni dei comuni e spingiamo per le funzioni associate. Detto questo, pero’, prima dei tagli dovremmo tornare a parlare di politiche rurali e per la montagna: mi riferisco a viabilita’, scuole, difesa del suolo e sviluppo»

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