Francesco Gaetano Caltagirone ha lasciato la vicepresidenza, il Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena ed ha ufficializzato la sua discesa nel capitale sociale al 2,7%. Dopo essersi autosospeso lo scorso dieci novembre in seguito ad una condanna nell'ambito del processo per la tentata scalata Unipol alla Bnl (leggi), Caltagirone ha, quindi, deciso di non essere reintegrato nella sua funzione di vicepresidente di Mps. Una novità rispetto ai programma della stessa banca senese che avrebbe dovuto reintegrarlo nel ruolo già dalla assemblea dei soci del prossimo 1 febbraio. Questa decisione resa nota in giornata rende inutile il primo punto all'ordindei giorno dell'assemblea dei soci.

I motivi della scelta La decisione di Caltagirone prende di sorpresa la città e sembra legata a più motivi, compreso il rispetto della nuova legge sulle incompatibilità delle cariche fra banche e assicurazioni. Caltagirone infatti è anche nel board di Generali. Tuttavia, alcuni segnali di un suo disimpegno erano già nell'aria quando poche settimane fa aveva ufficializzato di essere sceso al 3,9% del capitale sociale di Mps, mentre solo nell'estate scorsa era al 4,7%, ed aveva partecipato all’aumento di capitale da 2 miliardi della stessa Banca.

La nota della Banca In serata è arrivata la nota ufficiale della banca Mps. «Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso atto, nella seduta di oggi, della volontà del Cav. Lav. Francesco Gaetano Caltagirone di dimettersi dalla carica di Consigliere nonché di Vice Presidente dello stesso Consiglio. Il Cavaliere ha evidenziato nella sua lettera di dimissioni che, alla luce di una interpretazione dell’art. 36 della Legge n. 214/2011, ha ritenuto di optare per la carica di vicepresidente di Assicurazioni Generali S.p.A.. In seguito a dette dimissioni, il primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti convocata per il 1° febbraio prossimo (in prima convocazione) non sarà oggetto di discussione e deliberazione».

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