Incapacità educativa dei genitori. E’ questa la principale causa di affidamento dei minori italiani e stranieri alle 162 comunità di accoglienza presenti in Toscana.

I dati, relativi ai minori al 2019, sono stati diffusi oggi dal Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza affidato all’Istituto degli Innocenti di Firenze in audizione in Consiglio regionale.

Secondo quanto emerge dall’analisi statistica per gli italiani è questa la causa nel 37 per cento dei casi (in un altro 24 per cento si tratta di conflitti intrafamiliari); tra gli stranieri, la percentuale scende al 20 per cento, con i problemi economici (13,9 per cento), relazionali (13,9) e abitativi (13,3) della famiglia a dividersi un’altra quota molto consistente. Nel complesso, il 70 per cento dei minori accolti non presenta problematiche specifiche al momento dell’ingresso in comunità.

Il quadro della Toscana è il migliore, tuttavia, a livello nazionale per quanto riguarda il rapporto tra i ragazzi che vengono accolti dai servizi residenziali per minorenni e gli affidi familiari: in media, su ogni minore che entra in comunità, più di due vanno in affido familiare con dei tempi medi di permanenza nelle comunità che variano tra i 4 e i 12 mesi. Si considera come criticità un’accoglienza che si protragga oltre i 24 mesi. Anche i minori stranieri non accompagnati, in più di tre casi su quattro escono dalla comunità entro l’anno.

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