Il naufragio della Costa Concordia come esempio delle procedure di gestione dell'emergenza,  e per condividere opinioni e suggerimenti utili al perfezionamento della risposta operativa in caso di evento in campo internazionale. Sono i tempi della due giorni organizzata all’Isola del Giglio dal Dipartimento della Protezione civile e dalla Commissione Europea dal titolo "Lesson Learnt on Costa Concordia emergency"

Esperti europei e italiani a confronto A partecipare all'incontro, tenutosi nella sala consiliare del Municipio a Giglio Castello e aperto dal saluto del sindaco Sergio Ortelli (scarica l'intervento), esperti del Dipartimento della Protezione civile, del Ministero dell'Ambiente e delle strutture operative direttamente coinvolte nelle operazioni di gestione dell'emergenza,  oltre ai delegati di 17 Paesi dell'Unione Europea partecipanti al Meccanismo europeo di Protezione civile specializzati in attività di "search and rescue" per incidenti in mare e di antinquinamento ambientale.

Modello Concordia Obiettivo della due giorni è stato informare i delegati sulle attività e le procedure di gestione dell'emergenza, condividere opinioni e suggerimenti utili al perfezionamento della risposta operativa in caso di evento in campo internazionale. Al centro del dibattito sono state poste le prime attività di salvataggio a mare coordinate dalla Capitaneria di Porto, la sicurezza degli operatori, le operazioni di ricerca dei dispersi coordinate dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e che hanno impegnato anche le altre strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile.  Gli esperti del Dipartimento della protezione civile hanno poi illustrato le  fasi successive di gestione dell'emergenza realizzate dalla Struttura Commissariale guidata dal Capo del Dipartimento, Franco Gabrielli: dal coordinamento delle diverse strutture operative presenti sull'isola al rapporto con le famiglie dei naufraghi e con la cittadinanza di Isola del Giglio.  Si è discusso, inoltre, del piano di rimozione della Concordia, del suo impatto ambientale e del ruolo che sta svolgendo l'Osservatorio di monitoraggio. «Questo incontro è stato una fruttuosa opportunità di scambio di informazioni per identificare le sfide da affrontare in tale particolare emergenza», ha dichiarato Laurent De Pierrefou, rappresentante della Commissione Europea. «Ringrazio il Dipartimento della Protezione civile per il supporto all'iniziativa, realizzata con quello spirito di stretta collaborazione che anima il Meccanismo di Protezione Civile europeo».

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