LIVORNO – Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Le ipotesi accusatorie nei confronti di dieci persone finite agli arresti a seguito di un’operazione dei carabinieri di Piombino (Livorno).

Si tratta di cittadini di origine pakistana. L’indagine, denominata “Piedi scalzi”, “ha consentito di ricostruire l’illecito utilizzo di manodopera posto in essere da sei titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali avvalendosi anche di altre persone per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori hanno impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 cittadini di nazionalità pachistana e bengalese ospitati nel centro di accoglienza straordinaria ‘Le Caravelle’ di Piombino, per la raccolta di ortaggi od olive, nonché pulizia di vigneti in terreni nelle province di Livorno e Grosseto”.

Gli inquirenti hanno rilevato la mancanza di un regolare contratto di assunzione, la violazione sugli orari di lavoro, con le vittime costrette ad andare avanti anche per 10 ore, e sul trattamento economico. In un caso è stato accertato il pagamento di 0,97 euro all’ora.

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