La nave rigassificatrice

ROMA – Eugenio Giani e Stefano Bonaccini sono stati nominati commissari straordinari per i rigassificatori rispettivamente della Regione Emilia-Romagna e della Regione Toscana.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato i Dpcm di nomina. Il nuovo Dl Aiuti dà una spinta alla realizzazione delle opere per aumentare le capacità di rigassificazione nazionale. I rigassificatori aiuteranno nella diversificazione dell’approvvigionamento energetico, resa necessaria dopo l’invasione delle Russia in Ucraina.

“Le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente alla data di emanazione del presente decreto, incluse le connesse infrastrutture, costituiscono interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture connesse di cui al primo periodo, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono nominati uno o più Commissari straordinari di Governo. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il Commissario si avvale delle amministrazioni centrali e territoriali competenti, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e allo stesso non sono corrisposti gettoni, compensi, rimborsi di spese o altri emolumenti“, si legge nel testo.

I commissari Bonaccini e Giani, spiega Palazzo Chigi, comunicheranno alla Presidenza del Consiglio, al Ministro della Transizione ecologica e al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili le istanze relative alla realizzazione delle opere nonché i progetti autorizzati.

Il quarto rigassificatore italiano potrebbe sostare proprio nel porto di Piombino (Livorno). Dopo l’acquisto della Snam per 330 milioni della nave Golan Tundra, si lavora per il piano per sistemare l’infrastruttura. In grado da sola di coprire il 6,5% del fabbisogno italiano per quanto riguarda il gas, producendo fino a 5 miliardi di metri cubi in un anno.

L’opzione Piombino, in lizza insieme a Ravenna, non piace molto al sindaco Francesco Ferrari, preoccupato dalla possibilità che le attività delle PIM, Piombino Industrie Marittime, da poco avviate, possano essere compromesse. In Toscana esiste già un’altra nave per la rigassificazione: si trova tra Pisa e Livorno e a differenza delle altre, è ancorata sui fondali.

Intanto a Piombino i comitati annunciano iniziative di protesta contro l’ipotesi di rigassificatore: il Comitato Salute Pubblica, La Piazza, e Comitato liberi insieme per la salute, hanno fissato un primo incontro pubblico presso i giardini del centro giovani il 14 giugno per “rivolgere istanze alle istituzioni per richiedere impegni precisi” a difesa “del territorio e della gente”, e un corteo in corso Italia con relativa assemblea in piazza Cappelletti il 17 giugno.

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