FIRENZE  – Il 26 e il 27 marzo tornano le Giornate Fai di primavera. Oltre 30 aperture in 10 province della Toscana. Saranno accessibili ville e palazzi storici, siti archeologici, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, biblioteche, collezioni d’arte e musei d’impresa.

Tra i luoghi aperti ci sono il Palazzo Lambardi Sugar ad Arezzo, la villa medicea di Careggi e la Badia Fiesolana a Firenze, Villa Mussio, a Campiglia Marittima (Livorno), Podere Lovolio, a Massarosa (Lucca), la cava Romana di Fossacava (Massa) e l’archivio storico Diocesano a Pisa e la villa medicea di Poggio a Caiano (Prato).

Il Fai esprimerà, inoltre, la vicinanza all’Ucraina esponendo i colori della sua bandiera e la Fondazione, inoltre, finanzierà il recupero di un’opera d’arte che sarà individuato non appena cesserà la guerra.

“La scelta di tesori e itinerari curiosi e di qualità, capaci di coinvolgere l’attenzione di un pubblico attento e desideroso di conoscere, è del tutto condivisa dalla politica culturale della Regione – ha commentato il presidente della Toscana Eugenio Giani -. Lo testimonia ad esempio, lo sforzo che stiamo compiendo per restaurare e valorizzare la villa medicea di Careggi già patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, luogo di immenso valore storico-culturale e prima delle ville monumentali acquistate dalla famiglia Medici che nel prossimo futuro si candida a diventare sede dei capolavori degli Uffizi per il progetto Terre degli Uffizi”.

“Il nostro patrimonio di cultura e ambiente racconta chi siamo – ha detto la presidente Fai Toscana Rosita Galanti Balestri – nostro compito è trasmetterlo oggi alle generazioni future per diffondere la nostra identità di Paese, per riconoscersi tutti assieme come popolo”.

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