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FIRENZE – «Gkn non può continuare a tenere al buio i lavoratori e il sindacato tenendo le carte coperte e dettando tempi e regole di una partita che così rischia di essere truccata. La Fiom ha formalizzato la volontà di voler vedere le carte. È urgente sapere chi sono i potenziali compratori, qual’è il mandato sul futuro della continuità dello stabilimento».

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Così Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, insieme alla Rsu Fiom Gkn di Firenze. «Il confronto avvenga in una sede istituzionale – chiedono in una nota – dove l’azienda si impegni, anche attraverso un vincolo di firma, a garantire i livelli occupazionali e le condizioni contrattuali. Per questo ieri lo abbiamo scritto in una lettera inviata all’advisor, a Invitalia e per conoscenza all’azienda».

Secondo gli esponenti Fiom «a conferma della mancanza di chiarezza ieri il ministero dello Sviluppo economico è intervenuto comunicando a Gkn di aver preso atto della situazione, chiedendo che gli siano urgentemente trasmessi i quattro piani di reindustrializzazione ed informando tutte le parti che un tavolo sarà convocato solo a valle di una valutazione che farà col supporto di Invitalia». Per il sindacato «è necessario il tempo utile per valutare, anche grazie alle verifiche di Invitalia, le proposte dell’advisor e le altre eventuali che potrebbero arrivare da soggetti diversi o dalle intelligenze collettive del territorio. Gkn smetta di perdere tempo – sottolineano ancora – e contemporaneamente avviare il conto alla rovescia. Nel frattempo, per favorire un eventuale serio processo di reindustrializzazione, Gkn consenta da subito la ripresa dell’attività produttiva. Prima di parlare di ammortizzatori sociali – conclude il sindacato – dobbiamo aver chiaro come avverrà la transizione della reindustrializzazione».

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