Il Chinese film festival di Pisa, che avrebbe dovuto svolgersi dal 4 al 6 febbraio, è stato rinviato al mese di aprile su richiesta della comunità cinese locale perché «questo è un momento di lutto per la Cina e i cinesi, a causa dell’epidemia legata al Coronavirus». Lo hanno reso noto gli organizzatori del festival, l’istituto Confucio della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la società di produzione Polis e con l’associazione cinema Arsenale.

Di Minin: «Popolo cinese sta vivento momento drammatico» «A Pisa ci sono circa un centinaio di studenti cinesi – ha spiegato Alberto Di Minin, condirettore per la parte italiana dell’istituto Confucio che ha anche una direttrice cinese – e sono stati loro a spiegarci che non era il momento di partecipare a celebrazioni e fare brindisi. Il popolo cinese è molto orgoglioso e solidale e sta vivendo un momento drammatico, andare avanti con il festival sarebbe stata una scelta di cattivo gusto. Da molti anni – ha proseguito Di Minin – abbiamo relazioni e scambi culturali e didattici con l’università di Chongquing, dove infatti ha sede l’istituto Galilei che diffonde la cultura italiana in Cina. In questo momento le attività dell’istituto sono sospese per le festività del Capodanno ma non sappiamo ancora se e come riprenderanno in seguito all’emergenza sanitaria. Per ora tuttavia la Scuola Sant’Anna non ha missioni programmate in Cina». All’istituto ‘Galilei’ di Chongquing, città a circa 800 chilometri da Wuhan, studiano due italiani che si trovano però fuori dalla Cina. «Hanno approfittato delle festività del Capodanno cinese – ha sottolineato Di Minin – per fare una vacanza: uno è rientrato in Italia, l’altra si trova in Malesia per un viaggio personale».

Il Chinese film festival di Pisa si svolgerà il 20, 21 e 22 aprile con lo stesso cartellone e una serie di film proiettati presso il cinema Arsenale in lingua originale. «E’ da dieci anni che c’è – ha concluso Di Minin -, è uno straordinario momento di incontro e scambio culturale con la sala gremita di cinesi e italiani. Speriamo di poter celebrare anche quest’anno questo momento senza ulteriori sospensioni o rinvii. Il cartellone di quest’anno è dedicato ad alcune molteplici declinazioni della cultura cinese e del loro riflesso sulla contemporaneità: la famiglia, il rapporto tra giovani e adulti e le assurdità della vita quotidiana nelle grandi città cinesi». In programma ci sono due dei più clamorosi successi al botteghino cinese come ‘Lost, found’ di Yue Lü e ‘A Cool Fish’ di Xiaozhi Rao.

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