bvalerioSembrava un pareggio ormai scritto, deludente, pronto a scatenare polemiche e veleni. Un’amarezza da trascinarsi lungo i prossimi giorni, che avrebbe riportato a galla tutti i discorsi sul calciomercato invernale deludente. Ed invece Mauro Zarate con un autentica invenzione, a poco piu’ di 1’ dall’ultimo dei cinque minuti di recupero assegnati dal pessimo direttore di gara Cervellera, trova l’angolo giusto per beffare un buon Carpi che riassapora dopo cinque giornate il fiele dalla sconfitta. Sembrava non bastare il gol flash dopo 80 secondi di Borja Valero per consentire agli uomini di Paulo Sousa per raccogliere il bottino pieno. Il pareggio del Carpi, ancora convincente al ‘Franchi’ dopo aver espugnato lo stadio di Firenze in Coppa Italia a metà dicembre scorso quando elimino’ i gigliati, era arrivato al termine del momento peggiore dei gigliati. A siglare l’uno a uno era stato il man of match di San Siro, Kevin Lasagna, subentrato a metà ripresa, servito da Di Gaudio su grave errore di Tomovic. L’uomo arrivato dal West Ham, quasi a sorpresa, nelle ultime curve delle trattative invernali chiuse lunedì scorso, ha però trovato il gol impossibile, da vedere e rivedere per gli amanti delle reti spettacolari, che ha mandato in delirio i tifosi bagnati d’acqua, dopo la pioggia caduta copiosa in serata su Firenze.

zarateTre punti pesanti Senza poter contare su sei uomini, gli squalificati Tino Costa e Roncaglia, gli infortunati Alonso e Badelj, oltre agli indisponibili ed ultimi due acquisti in ordine temporale, Kone e Benaloune, Paulo Sousa aveva fatto esordire Tello, autore di una prestazione fra luci ed ombre, rilanciando Blaszczykowski. Poche però le parate di Belec, anzi era stato Tatarusanu già nella prima frazione a dire no a Mancosu dopo grave errore di Astori. Nella ripresa quando il tecnico gigliato veniva espulso per proteste, i suoi calciatori sembravano definitivamente perdere il bando della matassa, e Kalinic, un gol nelle ultime dodici partite, era il segno evidente della crisi in zona rete dei viola. La Lasagna calda con la maiuscola in maglia biancorossa era assai indigesta per tutti i sostenitori gigliati, ma Zarate fissava con la sua zampata incontro e tre punti in classifica vitali per mantenere il terzo posto ai Paulo Sousa boys.

Gol con dedica «Il gol è per mia moglie Nathalie, per mia figlia Mia e per mio figlio Rocco che sono quelli che stanno sempre con me, così come Patrick, un caro amico, ma anche i miei genitori – ha raccontato Zarate nel dopo gara di Fiorentina-Carpi- Loro sono quelli che soffrono con me, che ci sono sempre nei momenti buoni ed in quelli meno. Dopo la rete ho solo pensato che abbiamo vinto una gara che volevamo vincere, che era l’obiettivo che ci eravamo fissati nei tre giorni in cui l’abbiamo preparata. Il gruppo che c’è qui è sano, spettacolare, costituito da tutti ragazzi che lottano per la stessa cosa, che lavorano e questo è un qualcosa di importante per centrare un obiettivo altrettanto importante come arrivare ad un piazzamento Champions. Manca tantissimo alla fine del campionato e dobbiamo vincere in ogni campo, anche fuori campo, su terreni di gioco difficili. A Bologna sabato  voglia conquistare i tre punti, se è possibile come abbiamo fatto nel girone d’andata giocando bene».

In tribuna assenti i Della Valle Da segnalare per il ‘fuori campo’ l’assenza in tribuna autorità dei rappresentanti della proprietà viola, i fratelli Della Valle, ed il presidente esecutivo Mario Cognigni. Era dall’ultima gara dello scorso campionato contro il Chievo che non accadeva una cosa del genere, sintomo che la frattura fra larga parte della tifoseria ed i principali dirigenti gigliati, è assai evidente. Proprio in riferimento a questo vanno segnalati alcuni cori pesanti dopo il triplice fischio finale partiti dalla curva ‘Fiesole’ di critica alla famiglia Della Valle, ed uno striscione dallo straordinario sapore fiorentino di unità di intenti da contrapporre ad una gestione societaria deludente: «Tifosi, mister, giocatori, facciamogli un bel dispetto: lottiamo per un sogno nonostante il loro progetto».

 

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