FIRENZE – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha adottato con dpcm le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde COVID-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal 15 ottobre.

Senza green pass, via dal lavoro

I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento

Controlli anche a campione, minimo del 20%

Il datore di lavoro sarà libero di organizzare il controllo del green pass che potrà avvenire «all’accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale». E’ quanto spiegano fonti di governo in relazione al dpcm con le linee guida per i controlli nella Pubblica amministrazione. Per le verifiche si potrà usare anche la app gratuita Verifica C-19. Il soggetto preposto al controllo, ricordano le stesse fonti, è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale. Per le verifiche, oltre all’applicazione Verifica C-19, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università. Chi è in attesa di rilascio di valida certificazione verde potrà utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Obbligo per lavoratori esterni, non per gli utenti

«Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo di Green pass i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata. Sono esclusi soltanto gli utenti».

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