FIRENZE – «Dopo il flash mob, la presentazione dell’emendamento alle forze politiche e la pec al Garante della privacy, finalmente il governo ci ha ascoltato. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha affermato che i ristoratori non sono poliziotti né sceriffi e che non possono chiedere il documento di identità ai clienti».

Eliminare le sanzioni a carico dei ristoratori

Così Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia, sindacato che tutela le imprese della filiera della ristorazione e della ricettività. «Ci fa piacere. Fin dall’inizio abbiamo detto che sta alle forze dell’ordine controllare. Ma ci aspettiamo di più, questo è solo il primo passo – aggiunge Madeo – Chiediamo che vengano eliminate le sanzioni a carico dei ristoratori – aggiunge in una nota – visto che sta al cliente portare con sé ed esibire il Green pass quando consuma con servizio al tavolo all’interno dei ristoranti. Tanto più che in questi primi giorni dall’introduzione della certificazione verde gli italiani hanno dimostrato grande senso civico».

Prorogare il credito d’imposta sugli affitti

Da Madeo anche la richiesta che «sia prorogato il credito d’imposta sugli affitti per tutto il periodo in cui ci sarà lo stato di emergenza, e quindi al momento fino al 31 dicembre 2021: le nostre imprese hanno infatti registrato un’ulteriore riduzione del fatturato, il 30% in meno rispetto alle due settimane precedenti l’introduzione del Green pass».

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