FIRENZE – La Regione apre le porte ai bambini del Saharawi. Sono 50 i giovani accolti. La delegazione è stata guidata da Abdallahi B. Mohamed Salem, rappresentante del Fronte Polisario in Toscana.

Presenti all’incontro anche rappresentanti della Rete Saharawi Odv, il piccolo Bachir, rappresentanti delle associazioni che si sono occupate dell’accoglienza e delegati dei Comuni che hanno ospitato o stanno ospitando i bambini. “In un momento come questo – ha detto Serena Spinelli, salutando la delegazione – mentre qualcuno vorrebbe far passare l’idea che si debba restare ‘a casa propria’, io vorrei dire che sono felice di vedervi qui e che vorrei che sentiste la Toscana anche come casa vostra, una casa accogliente che grazie all’attenzione ed al lavoro delle associazioni e delle istituzioni che vi accompagnano continua ad avere gli occhi aperti sulla causa del popolo Saharawi e con esso porta avanti una lunga tradizione di rapporti e cooperazione”.

Quest’anno i bambini Saharawi sono stati accolti attraverso l’intervento di una ventina di associazioni. “Da anni sono legata alla causa del popolo Saharawi – ha detto l’assessore Alessandro Nardini dando il benvenuto ‘alle piccole ambasciatrici e ai piccoli ambasciatori di pace’ – e per me accogliervi di nuovo qui è anche un modo per ricordare Giorgio Savini, uno dei volontari più attivi nell’associazione Hurria sul fronte della solidarietà con il popolo Saharawi, scomparso solo pochi mesi fa. E’ grazie a persone come Savini che i riflettori sul diritto all’autoderminazione del popolo Saharawi non si sono mai spenti”.

Articolo precedenteDa FdI una contromisura contro i rincari del Tpl: “Biglietti a un euro per le tratti brevi”
Articolo successivoIl gas della Golar Tundra piazzato per i prossimi 20 anni