FIRENZE – Numeri che dicono tanto, pure troppo. Impietosi da una parte, significativi da un’altra. Il Banco alimentare della Toscana nel 2021 ha coperto 553 strutture per un totale di quasi 119 mila assistiti.

Tra questi il 18% è rappresentato da minori di 15 anni, il 70% ha un’età compresa tra i 16 e i 65 anni, il rimanente 12% è rappresentato dagli over 65. Dati in ascesa rispetto al 2020, così come però lo sono quelli dei prodotti recuperati, cresciuti del 44%. “Purtroppo la pandemia ci ha segnato e continua a farlo – ha affermato il presidente Leonardo Berni – e ci ha obbligato a trovare nuove forme di aiuto e condivisione, nuovi metodi di lavoro per provare a fare di più. Siamo consapevoli che non riusciremo a risolvere completamente il problema della fame, ma cerchiamo di fare di tutto per rispondere al meglio e difficoltà aumentano, muoversi tra nuovi regolamenti e richieste non è semplice ma ci proviamo con impegno e soprattutto con l’aiuto di volontari e sostenitori”.

A questa azione hanno contribuito varie realtà, tra le quali la grande distribuzione organizzata, collette alimentari, ristorazione, mense aziendali. Fondamentali poi le persone, provenienti da contesti diversi: i volontari, i ragazzi del Servizio civile, i protagonisti dei percorsi terapeutici ed insieme a loro le persone in messa alla prova, pena alternativa o fine pena, chi arriva dai servizi socialmente utili. Tutti loro trovano nel Banco un’opportunità di riscatto e ripartenza”, ha concluso Berni.

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