VIAREGGIO – Il Carnevale di Viareggio fa la storia. La manifestazione, nata nel 1873 con la prima sfilata di carri lungo la via Regia, ha tagliato i 150 anni.

“Amo questa manifestazione da sempre, quest’anno ho partecipato all’alzabandiera della settimana scorsa e ieri, domenica, ero di nuovo a Viareggio per godere del clima di festa e delle migliaia di persone che hanno letteralmente inondato il corso ma anche tutta la città”, ha affermato il presidente toscano Eugenio Giani.

“Il Carnevale – ha detto la presidente Maria Lina Marcucci – rappresenta la massima espressione del patrimonio artistico storico e culturale della Città di Viareggio e racconta al mondo quello che abbiamo l’ambizione di essere: un volano. La Toscana è una terra straordinaria fatta di paesaggi, di storia, di prodotti unici e meravigliosi ma anche di “tipi” toscani come ebbe a sottolineare con arguzia e lucidità il Granduca Leopoldo nei suoi diari prima di lasciare la Toscana per andare a fare l’imperatore in Austria. E noi vogliamo esportare i tipi toscani”.

Tra le iniziative che celebrano i 150 anni, la mostra “Che la festa cominci..” ospitata nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio che rievoca la vicenda storica dei festeggiamenti del Carnevale mettendone in evidenza la sua evoluzione dal secolo XVIII al secolo X e curata da Roberta Martinelli, direttrice del Museo del Carnevale, riunisce più di settanta opere tra dipinti, disegni e incisioni.

Alla Galleria d’Arte Moderna è possibile ammirare anche l’esposizione dei 57 anni di percorso editoriale della rivista Linus, narrati attraverso le 690 copertine dei numeri pubblicati dal 1965 al 2022. Una mostra che dalla direzione di Giovanni Gandini, Umberto Eco e Oreste del Buono fino a quella attuale di Elisabetta Sgarbi e Igort, propone un viaggio nel colore, nelle idee nella storia d’Italia seguendo la rivoluzione gentile e a fumetti di Linus. Proprio adesso, nel mese di febbraio, la rivista Linus dedica un numero speciale ai 150 anni del Carnevale con testi di importanti scrittori e personalità del mondo della cultura: da Franco Cordelli che ha scritto un testo sull’origine del Burlamacco a Vittorio Sgarbi che ha scritto sull’origine del Carnevale e moltissimi altri.

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