FIRENZE – Sotto la lente ci sono tir e camion. Sarebbero loro a dover pagare il pedaggio sulla Firenze-Pisa-Livorno. Un’idea rilanciata dal presidente Eugenio Giani, che aveva commissionato uno studio in materia.

L’idea è di utilizzare le risorse, stimate tra i 12 e i 15 milioni di euro all’anno, per la gestione strutturale della strada. A ciò si aggiungerebbero gli incassi degli autovelox, 15 milioni nel 2019. Il tutto sarebbe gestito da una società in house, la Toscana strade spa. “Potrà consentire quegli investimenti oggi che da 30 anni a questa parte non sono mai stati fatti perchè ci si è limitati ad una semplice manutenzione, spesso di rincorsa – ha affermato il governatore toscano -. Ovvero crolla come a Lastra a Signa un lato e quindi per 9 mesi si deve andare ad una corsia con quei disagi che tutti hanno conosciuto. No, occorre fare di chi gestisce la Fi-pi-li qualcosa che non sia solo la semplice manutenzione ma che possa avere dei progetti perché possa allargarla fino a fare le corsie di emergenza in tutto il suo tratto, e potenziarla, arrivando ad una terza corsia in alcuni tratti dove questo è possibile”.

Da qui l’introduzione del pedaggio: “Per camion e i tir che possono essere controllati con sistemi satellitari senza bisogno di fare i caselli” e “con risorse che poi metteremo anche noi, ma non possono essere tutte nostre, lavoreremo a step perchè quando si aprono i cantieri non sia solo per cambiare il guardrail o l’asfalto, come avviene in questo momento, ma anche per allargare le corsie”.

Una proposta che non piace a chi verrebbe preso di mira. “Se pensano di trattarci come il bancomat per finanziare una spa pubblica si sbagliano: ci faremo sentire, a costo di bloccare la strada”, ha ribattuto Michele Santoni, capo degli autotrasportatori Cna.

“E’ un balzello inutile e dannoso per l’economia regionale. Non è colpendo il mondo del trasporto merci che si risolvono i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in 3 anni, senza che disagi e code siano diminuiti – ha evidenziato Marco Stella, consigliere regionale di Forza Italia -. Gli enti locali non possono trattare gli autotrasportatori come un bancomat per tappare le buche e finanziare una spa pubblica”.

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