FIRENZE – “Non siamo per niente soddisfatti dell’ultimo incontro sul riordino del 118. Se non ci saranno risposte adeguate in tempi brevi non potremo che proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale del 118.”

A dirlo è il responsabile della Fp-Cisl Toscana, Mauro Giuliattini, dopo l’incontro che Cisl-Fp, Cgil-Fp e Uil-Fpl hanno avuto con il direttore generale Welfare e coesione sociale Federico Gelli. “Le proposte avanzate dalla Regione – aggiunge Giuliattini – sono irrisorie rispetto all’impegno che si prospetta. La direzione regionale ci ha proposto infatti di usufruire del fondo legato al progetto di “Toscana soccorso” per la compensazione economica dei lavoratori, che prevede un importo di soli 120.000 € lordi annui, da suddividere in maniera lineare tra le tre aree regionali ASL (40.000 € per territorio), pari a circa 11 € al mese per lavoratore. Una cifra assolutamente insufficiente, e una suddivisione che oltretutto non tiene in alcun conto delle quantità organiche e delle complessità di ogni territorio. Nella ASL Toscana Centro mancano i medici di emergenza e si chiede agli infermieri del 118 di sopperire a tale carenza.”

“Siamo riusciti – aggiunge il responsabile Cisl-Fp – insieme a Cgil e Uil, a convincere la Regione della necessità di creare le condizioni per riconoscere ai professionisti non solo un indennizzo economico, ma anche una valorizzazione professionale. La Regione ha proposto un percorso di formazione on the job, oltre ad un riconoscimento economico, riservandosi di dare una risposta definitiva entro pochi giorni.”

Un risultato che però, secondo la Cisl-Fp non è certo sufficiente, poiché “resta ancora da chiarire la tempistica entro la quale il progetto debba concludersi e la quantificazione economica legata. Restiamo in attesa di una concreta proposta regionale – conclude Giuliattini – altrimenti il personale del 118 scenderà in agitazione.”

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