La nave rigassificatrice

PIOMBINO – Netta contrarietà alla realizzazione di un rigassificatore a Piombino (Livorno), “un’infrastruttura costosa e pericolosa per l’ambiente e il clima, che rischia di rallentare la già lentissima transizione energetica dell’Italia e di spostare verso le fonti fossili ingenti risorse necessarie per incrementare e promuovere le energie rinnovabili”. Così Legambiente Arcipelago Toscano, in linea con l’associazione a livello locale, toscano e nazionale.

“Si tratta anche di un’infrastruttura che perpetua la dipendenza energetica dell’Italia e pericolosa per la pace e la democrazia – sottolinea l’associazione in una nota – visto che, per non importare il gas russo, importeremo il gas naturale liquefatto (Gnl) da altri paesi autoritari, dittatoriali e in guerra”. Per Legambiente Arcipelago Toscano, “è anche molto strano che il Governo Draghi nomini un commissario, il presidente della Regione Giani, per velocizzare la realizzazione del secondo rigassificatore nel Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos e non muova un dito per istituire l’area marina protetta dell’Arcipelago Toscano che è prevista ‘solo’ dal 1982. E’ evidente quali siano le vere priorità di una classe dirigente che ha appena inserito la protezione dell’ambiente in Costituzione senza prendere poi le misure conseguenti”.

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