intervista camerino vasco rossiDue serate per infiammare Firenze, per tornare ad essere il Blasco, il re del rock italiano, ed illuminare uno stadio che solitamente vede ben altri protagonisti venir applauditi per le loro performance. Incontrare Vasco Rossi è sempre un’esperienza che unisce il mistico allo storico, senza dimenticare il leggendario, perché anche chi non lo ama, ne rispetta la carriera e comunque almeno una volta nella vita ne ha canticchiato una canzone, fosse anche perché quella melodia lì gli è rimasta nelle orecchie. Farlo mentre all’interno dello stadio Franchi, che stasera e domani sera saranno la sua casa, il teatro del suo spettacolo già sold out perché di fatto mancano poche centinaia di biglietti da vendere, è ancora più particolare perché mentre la sua band sta provando alcuni accordi, dentro la sede della Fiorentina, che si trova nel principale impianto calcistico di Firenze, stanno decidendo conti e cifre di una squadra di calcio.

Uno sguardo al Vasco di domani Vasco Rossi pensa invece alla scaletta dei pezzi che suonerà, sapendo che deve unire le novità ai tantissimi successi della sua vita d’artista, altrimenti i suoi fans, una cinquantina già quelli che alla vigilia lo spiano dietro le grate di via Manfredo Fanti 4 si fa i selfie con dietro il palco, si ribelleranno da sotto il palco. E c’è chi già da mercoledì scorso si è accampato con le tende nel quartiere Artemio Franchi perché quando nel pomeriggio apriranno le porte, vuole essere il più vicino possibile al boss della musica italiana, al mito che li ha fatti crescere fra melodie d’amore e racconti di vita vissuta. Il Live Kom’015, un marchio di fabbrica per lo spettacolo rock più potente ed emozionante al mondo, come da cartella stampa distribuita ai media, è incentrato quest’anno sulle canzoni dell’ultimo album di Vasco Rossi, ‘Sono innocente’, multiplatino ed il disco piu’ venduto del 2014. «Ci saranno molti pezzi dell’album nuovo, quindi non sarà un concerto celebrativo: ci metterò anche il passato, ma con uno sguardo a futuro. Al Vasco di domani».

Un regalo per i fan che entreranno prima Partendo dall’album nuovo, recupera al passato soltanto i brani complementari al discorsi di oggi. Per un totale di circa 28 brani e due ore e mezza di show. E a proposito di richieste da parte dei fan, che le vorrebbero sempre tutte le sue canzoni, Vasco aggiunge: «Le canzoni non ci sono, sono tra le righe…. Scrivo pezzi per gioco, faccio dischi per scherzo ma quando sono sul palco faccio sul serio». Otto nuovi bravi guideranno una set list piena di sorprese. Effetti speciali anche per l’inizio del concerto, sulle note della maestosa suite Zoya di Dmitri Shostakovic: 8 enormi pod costellati da una miriade di luci colorate, si alzano dal palco a mo’ di sipario, lentamente scoprono la band e Vasco è al centro, fino a creare un tetto luminoso. «Sono pronto a riscaldare il pubblico, anche se qui a Firenze fa già un gran caldo – sottolinea quasi da anti rocker visto che beve acqua di continuo, alla faccia di chi descrive sempre il suo mondo come bello e maledetto –Spero di essere all’altezza delle aspettative che nei miei confronti sono sempre tantissime ma mi auguro soprattutto di far emozionare e cantare, e passare una serata felice, trovando anche il tempo di divertirmi anche io». Da segnalare la bella iniziativa varata dal Comune di Firenze che con la stazione di Campo di Marte che dista poche centinaia di metri dallo stadio Franchi ha varato dei bus navetta e creato treni speciali, insieme a Ferrovie dello stato, da Arezzo, Siena, Empoli/Pisa/Livorno, Prato e Pistoia. L’inizio del concerto è previsto per le 21,15 anche se Vasco Rossi annuncia: «La mia band ha tanta voglia di suonare quindi chi entrerà si gusterà anche un po’ di soundcheck e qualche ritornello» di un gruppo che lo segue e lo rispetta, formato da due chitarre, Steff Burns e Vince Pastano, Claudio Golinelli al basso, Will Hunt alla batteria (ex componente degli Evanescence), Alberto Rocchetti alle tastiere (che è quasi di casa essendo maremmano), Andrea Innesto al sax, Frank Nemola alla tromba e Clara Moroni ai cori.

Un finale pieno di emozioni «So già che la parte finale della serata farà emozionare tutti – conclude Vasco Rossi – C’è una sequenza formata da ‘Sally’, ‘Siamo solo noi’, ‘Vita spericolata’ ed ‘Alba chiara’ che mi ha fatto già ricevere migliaia di messaggi sui social. E la cosa che piu’ mi ha sorpreso è che siano soprattutto di ragazzi che non c’erano quando le ho composte e suonate le prime volte. Questo fatto di essere scoperto ogni giorno di piu’ mi rende felice. Ecco, è questo che mi dà la voglia e la forza per andare avanti e provare  a regalare serate di musica anche se ormai sono un vecchietto di questo mestiere. Non ho 63 anni ma 36 anni di palco». Firenze è pronta a fare festa insieme a lui!

 

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