«Rimandare di anni la possibilità di avere disponibilità di acqua per l’irrigazione grazie a nuovi invasi, significa non avere minimamente idea della situazione che sta vivendo l’agricoltura della provincia di Siena. Senza invasi irrigui, la nostra agricoltura non avrà futuro. I campi stanno morendo di sete. Ma poi quando ci sono opportunità importanti da cogliere non siamo in grado, o peggio ancora, non vogliamo sfruttarle».

A sottolinearlo è il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Siena, Valentino Berni, a seguito dell’incontro che si è tenuto a Siena, con la Provincia, Consorzio di Bonifica ed i sindaci, in cui si è parlato della realizzazione di invasi per l’agricoltura e la programmazione irrigazione e difesa del suolo 2020-2029.

«In questo momento – aggiunge Berni – ci sarebbe stata la possibilità di realizzare invasi attraverso una programmazione con presentazione delle domande da parte dei Comuni, con la scadenza che era fissata al 7 settembre; mentre i sindaci si sono resi disponibili, ma attraverso una programmazione che vede la possibilità di realizzare gli invasi solo dal 2029. Ovvero fra 9 anni. Assurdo. Non possiamo più aspettare, la nostra agricoltura non può più aspettare. E come Cia lo stiamo ripetendo ormai da anni».

«In provincia di Siena siamo messi peggio rispetto al resto della Toscana – spiega il presidente Cia – con gravi carenze idriche alle nostre campagne, che sono in molti periodi dell’anno in forte sofferenza. Gli enti pubblici preposti devono dare risposte agli agricoltori per arrivare ad una soluzione in tempi rapidi». Senza dimenticare – conclude Cia Siena – che i tributi per gli agricoltori stanno arrivando a livelli molto elevati.

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