SIENA – Cgil in piazza e Digos al lavoro per trovare gli autori dell’atto vandalico all’università di Siena.

Le attenzioni degli inquirenti si concentrano sul fronte interno, perchè l’ufficio preso di mira non presentava segni di effrazione. Chi è entrato ha tolto entrambi i fermi dalla porta, mentre all’uscita solo uno è stato riposizionato al suo posto. Fuori dal rettorato, i rappresentanti del sindacato e dell’ateneo manifestavano in solidarietà alla collega bersaglio dell’attacco di matrice fascista e omofoba. La donna è anche componente della Rsu aziendale e l’azione oltraggiosa sembrerebbe sempre più una diretta conseguenza della tornata elettorale del rappresentative sindacali del pubblico impiego, andate in scena pochi giorni fa. Alla manifestazione hanno aderito un centinaio di persone, tra cui anche una rappresentanza della Cisl. La Cgil si è presentata davanti all’ateneo, mettendo davanti lo striscione con la scritta ‘mai più fascismi’.

In prima fila il rettore Francesco Frati, che ha offerto la massima collaborazione per le indagini, il segretario della Cgil, Fabio Seggiani, e l’assessore regionale Alessandro Nardini. Il sindaco Luigi De Mossi, che da subito aveva espresso solidarietà alle vittime dell’attacco, non era presente. L’ufficio, che si occupa di relazioni comunitarie, è stato prontamente ripulito da tutte le scritte.

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