A un anno dall'applicazione del sequestro di prevenzione antimafia, eseguito dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Firenze nei confronti di soggetti appartenenti al clan camorristico Terracciano, il Tribunale di Prato ha emesso 7 decreti di confisca di beni per un valore complessivo di 14 milioni di euro.

I beni sequestrati Tra questi figurano: 17 aziende (società immobiliari, di ristorazione, di pulizia, di servizi alle imprese, di gestione di locali notturni); 25 unità immobiliari in Prato, provincia di Napoli, Milano, Pistoia, Lucca, Firenze e Perugia; 11 autoveicoli (tra cui auto di grossa cilindrata quali BMW e Mercedes); 1 scuderia con 21 cavalli da corsa; 74 rapporti finanziari; nonché i noti marchi di ristorazione Sancho Panza e Don Chisciotte ristorante – pizzeria. La confisca ha così formalizzato la misura patrimoniale, eseguita nel febbraio del 2012, nei confronti dell'organizzazione criminale capeggiata da soggetti di origine napoletana, Giacomo Terracciano e Carlo Terracciano, già condannati in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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