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Dopo l’Operazione Brunello della Guardia di Finanza di Siena che ha portato al sequestro di 160mila litri di vino e 2350 contrassegni di stato (LEGGI) ecco le prime reazioni a tutela dell’importante denominazione e del lavoro delle centinaia di aziende vitivinicole che operano onestamente nel territorio ilcinese.

IL CONSORZIO – Punizioni severe per chi ha sbagliato Nel complesso delle operazioni sono state sequestrate le annate dal 2008 al 2013. “Si tratta di una pubblicità di cui avremmo fatto volentieri a meno – ha detto in conferenza stampa il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci -. Stiamo predisponendo un codice etico. A fine indagine il Consorzio colpirà duramente chi ha sbagliato