SIENA – «Il processo non si vuole fare e allora spero di trovare procure ugualmente garantiste quando difendo gli imputati».

A dirlo Carlo Covi, legale difensore della famiglia di Alex Zanardi, commentando la richiesta di archiviazione della procura di Siena per l’incidente al campione paraolimpico che vede indagato l’autista del camion contro cui è andato a urtare Zanardi il 19 giugno scorso lungo la sp 146 tra Pienza e San Quirico d’Orcia.

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«Se il camionista è innocente significa che Zanardi è colpevole di essersi ribaltato»

«Chiediamo al giudice un’attenta valutazione, si faccia un processo per accertare i fatti» ha aggiunto il legale che questa mattina di fronte al giudice si è opposto alla richiesta di archiviazione e ha richiesto un’integrazione della consulenza tecnica che riguarda la dinamica dell’incidente. «Se c’è una linea continua non si può invadere e ci sono le foto che testimoniano che il camion ha invaso la linea con le ruote anteriori» ha aggiunto Covi che ha poi concluso: «Abbiamo massimo rispetto per il camionista, non chiediamo eccezioni alla regola ma auspichiamo un diritto perché se il camionista è innocente significa che Zanardi è colpevole di essersi ribaltato». «Siccome Zanardi per me e per la sua famiglia è un grande uomo oltre che un gran pilota, chi glielo spiega che gli hanno dato la colpa quando ritorna al 100%?. Se il camion non avesse invaso la corsia adesso Zanardi starebbe parlando con lei, non io» conclude Covi.

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