regina_elisabetta«Inviteremo formalmente la regina a venire a Siena a vedere il Palio direttamente delle finestre del nostro Palazzo comunale». Si chiude così, con questa frase del sindaco Bruno Valentini il lungo tira e molla sulla partecipazione di una rappresentanza delle Contrade alla cerimonia per il 90esimo compleanno della Regina Elisabetta in programma a maggio a Londra.

Thumbnail for 66492Rinuncia «a malincuore» Oggi il Magistrato delle Contrade in una nota ha spiegato che le Contrade non parteciperanno alla regale cerimonia. La società promotrice dell’evento, H Power group, «ha deciso a malincuore di rinunciare alla rappresentanza delle Contrade» si legge nel comunicato, perché «la durata complessiva del programma della parata dovrà essere contenuta nell’arco di novanta minuti; pertanto, non è possibile allestire uno spazio temporale minimo sufficiente per rappresentare compiutamente l’idea del Palio storico di Siena». Di qui l’idea del primo cittadino di ribaltare l’invito. «Non vedrete mai un alfiere, perché così si chiama il contradaiolo che gira la propria bandiera, o un tamburino di una nostra Contrada, fuori di Siena – ha spiegato Valentini – . Se si vuole vedere il Palio bisogna venire a Siena per capirlo, magari entrare in un Museo di Contrada, perché Siena non si sviluppa solo nel minuto e quindici della corsa, ha una storia precedente, e una storia futura. Vuol dire che inviteremo formalmente la regina a venire a Siena a vedere il Palio direttamente delle finestre del nostro Palazzo comunale».

palio_1Storia di un invito A novembre scorso, una volta ricevuto l’invito, la deputazione del Magistrato delle Contrade incontrò la project manager della società H Power group, Rebecca Lewis Lalatta, incaricata della realizzazione dell’evento, in programma al Castello di Windsor il prossimo mese di maggio. Siena fece formale richiesta di una maggiore conoscenza sulle modalità di svolgimento dell’iniziativa nell’eventualità che i rappresentanti delle 17 contrade avessero partecipato all’evento. «Le riflessioni conclusive – conclude il Magistrato delle Contrade – sono che il Palio e le sue secolari e storiche tradizioni hanno avuto l’onore di suscitare interesse anche da parte della Corte Reale del Regno Unito per un evento di carattere planetario, tuttavia, per motivi sostanzialmente organizzativi ma anche etici, non ci sono state le condizioni per poter nemmeno affrontare la questione – e la conseguente decisione – nelle sedi deputate: le assemblee di Contrada».

Ha collaborato Luca Cellini

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