Cinque anelli già attrezzati, certificati e percorribili e 5mila chilometri di percorsi da realizzare per il progetto “Ippovie Toscane”. L’iniziativa, organizzata a livello interregionale, abbina l’equitazione alla riscoperta del territorio regionale a stretto contatto con l’ambiente naturale, proponendosi di migliorare e promuovere l’offerta turistica in questo settore.


La rete di Ippovie toscane – La prima rete certificata di ippovie toscane è stata istituita individuando e certificando 5 anelli sulla base del disciplinare della Fitetrec per la certificazione dei tracciati in accordo con l’Apt Chianciano Terme. Si tratta di “A Cavallo nel Medioevo” tra il Casentino e Arezzo, e degli anelli dell’Amiata, della costa livornese, di “Terre di Siena”, e della montagna pistoiese. Tutti i percorsi sono collegati o collegabili e si intersecano con le due direttrici: la Via Francigena, che attraversa in diagonale l’interno della Regione e si collega alle altre vie storiche (la Via dei Cavalleggeri, la Via Clodia, le Vie Romee), e l’”Ippovia del Mediterraneo” che percorre la Toscana lungo la costa, costruendo una rete e una mappa ufficiale con tanto di punti di sosta, ricettività per accoglienza cavalli e cavalieri.


Interventi futuri – Ai cinque anelli iniziali si stanno affiancando tantissimi percorsi in lavorazione: quasi 5.000 chilometri di ippovie, che contribuiscono a incrementare il turismo equestre per la gioia degli amanti del cavallo, ma anche dell’economia locale, coinvolgendo Gruppi di azione locale, Comunità montane, il sistema costiero e insulare, oltre a enti locali, comuni e province che vedono nel percorso n’opportunità determinante per dare slancio a un turismo sostenibile e attento alla salvaguardia dell’ambiente.


Firenze

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