image (1)La Fiorentina viene sorprendentemente eliminata negli ottavi di finale di Coppa Italia venendo sconfitti per uno a zero in casa dal Carpi. A decidere una rete di Di Gaudio a quasi un quarto d’ora dalla fine. Un k.o. che potrebbe lasciare i segnali nell’ambiente viola perché si somma alla sconfitta di domenica scorsa allo ‘Juventus stadium’ che dà una bella ridimensionata ai sogni di trionfo che si erano intravisti almeno nei primi due mesi di stagione.

image (2)Senza poter ancora contare sull’infortunato Blaszcsykowski, oltre che sugli squalificati Mati Fernandez e Mario Suarez, il tecnico gigliato Paulo Sousa ha concesso un turno di riposo a Borja Valero, neanche convocato, provando uno sperimentale 3-4-1-2 iniziale con il duo di attaccanti di peso, Kalinic-Babacar insieme, con Bernardeschi in posizione di trequartista. Il rimaneggiato Carpi non si è tirato indietro, con Castori che ha risposto con il tandem Matos-Borriello, prove generali della sfida che attenderà gli emiliani domenica prossima contro la Juventus. L’andamento della partita è chiaro fin dall’inizio: Fiorentina a fare la partita, ospiti in contropiede, provando ad approfittare della buona vena di Di Gaudio a sinistra. Dopo un buon inizio gigliato, con doppia clamorosa chance non concretizzata da Kalinic e Babacar, a pochi passi da Brkic, è Gagliolo a centrare il palo di mancino, poi Zaccardo costringe alla respinta coi pugni Brkic. La risposta viola nei minuti finali della frazione. Prima al 36’ con un contropiede non concretizzato da Kalinic con un diagonale da dentro l’area che finisce a lato. In chiusura di primo tempo Rebic si presenta solo davanti al numero 1 carpigiano, lo salta ma la conclusione viene salvata a pochi passi dalla linea di porta da Zaccardo. Infine clamorosa traversa centrata da Badelj su conclusione da fuori area dopo angolo di Pasqual. Ad inizio secondo tempo il tecnico gigliato Sousa prova a cambiare la sua Fiorentina: prima dentro Ilicic per Rebic, con spostamento di Bernardeschi sulla fascia destra, e poi Alonso per Pasqual, il tutto al limite dell’ora di gioco. Ci si aspetta una svolta positiva per i padroni di casa ed invece al 31’ su una ripartenza sulla sinistra, di destro angola battendo imparabilmente Sepe. Nel tutto per tutto entra anche Giuseppe Rossi per Vecino a poco piu’ di 10’ dalla fine. Tranne però una doppia chance con Alonso, prima su punizione e poi un mancino respinto dal migliore in campo, l’estremo difensore carpigiano, la formazione guidata da Sousa produce ben poco. Nel finale espulsi per reciproche scorrettezze Gonzalo Rodriguez ed Mbakogu. Accade così che fra i fischi dei poco piu’ di ottomila del ‘Franchi’ arriva l’uscita mesta dalla Coppa Italia della Fiorentina.

In Champions contro il Tottenham Nel frattempo, sempre riguardo al mondo viola, è delle ultime ore il sorteggio in Europa League che ha abbinato la Fiorentina ai sedicesimi di finale con la squadra inglese del Tottenham. Esaudita la richiesta del tecnico gigliato Paulo Sousa che voleva sfidare una formazione di Premier League, che per i viola si tratterà di una riedizione di quanto accaduto esattamente un anno fa, sempre nella seconda coppa continentale per club. «Credo che la Fiorentina possa fare bene in Europa League dove non ci sono grandissime squadra che possono farle da concorrente per la vittoria finale.-ha dichiarato Sergio Brio, ospite del programma ’30 esimo minuto’ su Toscana tv –  Contro il Tottenham non sarà una passeggiata di salute, anche perché è messa bene in Premier League, e possiede ottimi giocatori». Da ex giocatore bianconero Sergio Brio è tornato anche sulla sfida dello ‘Juventus stadium’ di domenica scorsa. «L’inizio partita della Fiorentina contro la Juventus è stato davvero stratosferico perché ho visto una squadra che ha aggredito la formazione bianconera senza farla respirare e cercando di fare anche un grande possesso palla –ha concluso il classe ’56 leccese – Ha dimostrato di avere personalità e grande autorevolezza, in uno stadio difficile. Avevo già visto altre volte la Fiorentina e ho avuto conferme di un’ottima squadra, peccato abbia una rosa ristretta, cosa che la costringe a giocare con quasi sempre gli stessi elementi. Se verrà rinforzata nel prossimo calciomercato di gennaio, potrà far bene anche fino alla fine del campionato. I primi tempi dei viola sono fantastici ma spesso ci sono dei contraccolpi fisici nella ripresa. C’è un dispendio energetico evidentemente eccessivo pur restando la Fiorentina una delle realtà piu’ belle del calcio italiano».

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