ROMA – Un doppio canale di valorizzazione. Per le opere stesse, ma anche chi lavora per ricercarle e recuperarle.

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in occasione della restituzione della ‘Biccherna’ di Sano di Pietro al Comune di Siena, ha lanciato l’idea di un allestimento temporaneo per tutte i pezzi recuperati.:“Stiamo lavorando per avere un luogo, un museo, dove le opere d’arte recuperate a vario titolo, che siano restituite o ritrovate, possano transitare ed essere esposte al pubblico prima di tornare ‘a casa’ nei luoghi di provenienza”. E ancora: “È un’idea in stato di avanzata realizzazione. Il museo sarà a Roma. Stiamo lavorando e tra qualche giorno vi daremo data e luogo. È l’idea di un sito dove le opere recuperate a vario titolo dai Carabinieri vengono esposte prima di essere restituite. Sarà un museo dell’arte salvata”.

Il ministro, che ha consegnato la tavola nelle mani del sindaco Luigi De Mossi, si è soffermato su questi momenti: “Quando un’opera torna nei luoghi in cui è stata creata per le comunità è comunque un giorno di festa”. La ‘Biccherna’, una tavola fondo oro, raffigurante la “Flagellazione di Cristo” realizzata nel 1441, era stata segnalata nell’asta Sotheby’s di Londra del 7 e 8 dicembre 2016, lotto n. 22, dalla Direzione generale archivi. Dopo una lunga controversia con i detentori, grazie agli indirizzi formulati dal comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali e alla collaborazione dell’Avvocatura generale dello Stato, la Direzione generale archivi e la Direzione generale archeologia, belle Arti e paesaggio hanno potuto portare a compimento un complesso iter amministrativo per acquisire allo Stato italiano l’opera.

“E’ un grande ritorno a Siena di un’opera straordinaria – ha affermato De Mossi -. Noi siamo soddisfatto del lavoro fatto dal ministero e dai Carabinieri. Si tratta di una grande operazione, che restituisce alla città un tesoro che sembrava perduto”.

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