Il secondo polo siderurgico italiano dove lavorano oltre duemila addetti con altrettanti nell’indotto, la Lucchini di Piombino, ha bisogno delle attenzioni e dell’impegno del Governo. È questa la sintesi del consueto incontro del martedì con i giornalisti del presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi. “Non posso certo dire che l’assenza di un ministro allo sviluppo economico non incida: in realtà incide eccome” – ha dichiarato Rossi. La riunione di ieri con il sottosegretario Saglia al ministero (per la Regione era presente l’assessore Gianfranco Simoncini) avrebbe alimentano nuove preoccupazioni sulle prospettive del gruppo e portato alla richiesta di un “intervento ai massimi livelli istituzionali per verificare le prospettive soprattutto dopo l’annuncio della sospensione della cessione del pacchetto azionario (il 50,8%) della Severstal”, colosso siderurgico russo. Considerato che un nuovo incontro al ministero dello Sviluppo Economico è fissato per il 29 luglio e che nell’occasione “la Lucchini – ha detto Rossi – dovrà presentare il piano industriale per garantire consolidamento e presenza a Piombino ed entro ottobre il piano per il consolidamento del debito”.


Firenze

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