FIRENZE – La Toscana sta lavorando per “una disponibilità di accoglienza per gli studenti ucraini grazie alle strutture di diritto allo studio delle facoltà universitarie. Questo lo disciplineremo in base alle persone che potranno arrivare”.

Nell’accoglienza dei profughi che arriveranno dall’Ucraina, la Toscana riserva un posto anche agli studenti come ha sottolineato il presidente Eugenio Giani, riferendo in Consiglio regionale.

“Per ora non c’è una presenza programmata di arrivi – ha confermato Giani -, anzi la percezione che abbiamo è che ci troveremo profughi senza nemmeno capire da quali canali saranno arrivati, quindi dobbiamo essere pronti. Mettiamo a disposizione gli alberghi sanitari che avevamo predisposto per il Covid e che hanno ancora un rapporto di convezione con noi e che possono essere usati quando arriveranno i profughi”.

Per il momento, ha concluso Giani, “è arrivata una trentina di persone avendo come riferimento famiglie ucraine”. Sul tema dei profughi è in programma per domani una riunione delle Regioni italiane con la Protezione civile nella quale, ha spiegato, si discuterà “un documento comune da parte delle Regioni che hanno un atteggiamento di massima unità su accoglienza e aiuti”.

“Siamo fieri che questo nostro ruolo possa essere messo a disposizione delle istituzioni regionali e nazionali anche questa volta, per gestire al meglio l’accoglienza dei profughi ucraini, costretti ad allontanarsi dalla loro patria a causa della guerra. Saranno i benvenuti negli alberghi della Toscana, attraverso i canali e percorsi che saranno definiti da Regione e Prefetture”, ha detto il presidente degli albergatori toscani di Federalberghi-Confcommercio Daniele Barbetti.

“Sia nella pandemia, con l’esperienza degli alberghi sanitari, sia in occasione di terremoti e altre emergenze, come quella dei profughi afghani, il sistema ricettivo toscano ha svolto un ruolo complementare a quello della Regione, creando le condizioni affinché le persone potessero sentirsi accolte e protette”, ha detto Barbetti.

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Intanto l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni ha detto che la Toscana “E’ stata attivata attraverso la Cross di Pistoia, la nostra centrale per le maxi-emergenze e stiamo facendo un lavoro di coordinamento nazionale per il reperimento ed invio di farmaci su richiesta diretta del governo ucraino”.

“La situazione è in divenire – ha aggiunto – e dipenderà molto da come proseguiranno i negoziati di pace, tutti auspichiamo nel migliore dei modi ma le informazioni in nostro possesso ci dicono altro, e quindi tareremo il nostro intervento sulla base di quello che emergerà nelle prossime ore”. I piani su cui operare, ha spiegato Monni, “sono essenzialmente tre: i primi sono gli interventi a specchio, che sono già in corso e sono quelli per cui al bisogno specifico l’associazione o il Comune si attivano per una risposta. Il secondo livello di interventi è quello del ministero dell’Interno, dell’attività di accoglienza già attiva sul territorio. Il terzo livello sarà quello della Protezione civile”.

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