40 furti accertati di attrezzature e materiali industriali, rame e gasolio compiuti in 17 province del centro nord Italia da settembre 2018 ad oggi per un valore complessivo di 2 milioni di euro. E’ quanto accertato dall’indagine condotta dai Carabinieri di Siena in collaborazione con la Polizia bulgara e con il supporto di Eurojust, unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea, e che ha portato all’arresto di 9 uomini, tutti di nazionalità bulgara, di età compresa tra 24 e 46 anni con l’accusa di associazione per delinquere, furti e ricettazioni.

150 i militari impegnati Le misure cautelari, a seguito di numerose perquisizioni, sono state eseguite 5 in Italia e 4 in Bulgaria; 150 i militari impiegati tra Carabinieri italiani e Poliziotti bulgari per un totale di 50 squadre. La gran parte della refurtiva è stata recuperata in un magazzino nel paese dell’est Europa prima di essere venduta. Oltre ai 9 arrestati sono indagate altre 10 persone tra italiani e bulgari perché ritenute complici e basiste della banda.

Furto a Rapolano, scattano le indagini A far scattare le indagini un furto di materiale industriale avvenuto nel settembre 2018 a Rapolano Terme (Siena). Tramite appostamenti, pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche gli inquirenti hanno accertato furti compiuti nelle province di Siena, Arezzo, Ancona, Ravenna, Verona, Brescia, Pesaro Urbino, Milano, Lecco, Rovigo, Padova, Piacenza, Firenze, Parma, Macerata, Asti e Teramo.

Il modus operandi Gli arrestati, secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato in videoconferenza rappresentanti di magistratura e polizia dall’Aja e da Sofia, dopo aver individuato e selezionato accuratamente gli obiettivi da colpire, predisponevano delle batterie operative composte da trasfertisti abitualmente domiciliati in Bulgaria, i quali raggiungevano l’Italia via mare attraverso i porti di Bari, Brindisi e Ancona, per portare a termine il colpo. Subito dopo il furto, nella stessa notte, riuscivano a portare la merce rubata in Bulgaria grazie ad un vasto parco macchine a loro disposizione tra tir, camion e furgoni.

1900 km in una notte Nell’occasione dell’arresto in Italia, 3 componenti della banda sono stati pedinati dai Carabinieri per oltre 1900 km in una sola notte. Durante il lockdown dovuto al coronavirus 7 malviventi avevano fatto ritorno in Bulgaria mentre altri 2 erano rimasti in Lombardia effettuando furti nella provincia di Milano. Tre componenti della banda tra quelli arrestati in Italia erano riusciti a farvi ritorno l’11 giugno poco dopo la riapertura delle frontiere.

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