Distretti rurali. E’ questa la sfida su cui sono pronti a scommettere gli agricoltori senesi. E’ quanto emerso dal convegno che si è svolto martedì 6 giugno all’Accademia dei Fisiocritici organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena e che ha visto il confronto e l’approfondimento tra amministratori, esperti, docenti e rappresentanti di categoria sul tema “Distretti rurali, contratti di filiera e marchi d’area”. Ad illustrare le opportunità e le criticità dei distretti rurali è stata in apertura di convegno Daniela Toccaceli dell’Accademia dei Georgofili: «Ci sono molte opportunità perché c’è una nuova legge regionale che chiarisce molto bene il percorso, è una legge che ha le caratteristiche per lasciare ad ogni territorio la facoltà di auto determinare il suo futuro; dall’altro lato ci sono alcune criticità perché si tratta di uno strumento complesso e potente perché è multi obiettivo».

In rappresentanza della Regione Toscana è intervenuto Gianluca Barbieri, dirigente del settore agricoltura: «Entro l’estate c’è l’impegno di proporre un nuovo regolamento che è un documento fondamentale per andare poi a completare l’iter e fare chiarezza sulla costituzione dei distretti rurali». «Una nuova frontiera di opportunità per gli imprenditori agricoli – ha evidenziato Stefano Scaramelli, consigliere regionale della Toscana -. E una nuova visione d’incentivazione che guarda ai grandi progetti e alle grandi potenzialità dei distretti rurali che abbattono i confini territoriali». «Non ha senso riunirsi in un distretto per un’iniziativa fine a se stessa e per un percorso di autoreferenzialità che poi non porta la crescita economica e l’occupazione al territorio -ha evidenziato Vincenzo Lenucci direttore area economica e Centro studi Confagricoltura – . Per questo diciamo che per fare un distretto servono le imprese e gli operatori economici che hanno questo come obiettivo, che è un obiettivo per loro, per la loro sopravvivenza ma anche per la crescita del territorio». E di scommessa parla anche il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena Giuseppe Bicocchi: «Le cose vanno capite e bisogna credere nell’opportunità di un determinato percorso. Se ci si crede si va avanti e si cerca di ottenere il meglio e di fare le cose per bene. Se non ci si crede e si cerca solo di raccattare le briciole di opportunità di finanziamenti a fondo perduto, si perde solo tempo». Un’opportunità non solo per gli agricoltori ma anche per gli enti pubblici. «Il nostro sarà un distretto rurale della sostenibilità – ha detto il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi in riferimento ai progetti in essere insieme al Comune di Torrita di Siena -. E’ uno strumento con cui intendiamo far crescere il nostro territorio e la produzione agricola nella consapevolezza che partiamo avvantaggiati visto il vasto numero di prodotti a marchio e a denominazione». Soddisfazione nelle parole del direttore dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena Gianluca Cavicchioli: «La diversa visione degli intervenuti evidenzia che si tratta di un’opportunità per il territorio e queste opportunità vanno colte con entusiasmo e determinazione, ascoltando le imprese e cercando di fare sistema».

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