Atalanta's Jasmin Kurtic (r) and Empoli's midfielder Daniele Croce during the Italian Serie A soccer match Atalanta vs Empoli at Stadio Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, Italy, 20 December 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Atalanta's Jasmin Kurtic (r) and Empoli's midfielder Daniele Croce during  the Italian Serie A soccer match Atalanta vs Empoli at Stadio Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, Italy, 20 December 2016.  ANSA/PAOLO MAGNI
Foto Ansa

Saranno vacanze di Natale amare quelle che ha iniziato a trascorrere l’Empoli di Giovanni Martuscello, uscito sconfitto ieri sera, in piena zona Cesarini, allo stadio ‘Azzurri d’Italia’, dall’Atalanta, nell’anticipo dell’ultimo turno di campionato del 2016. Dopo aver resistito per di fatto quasi tutta la partita davanti agli assalti dei nerazzurri guidati da Gian Piero Gasperini, gli azzurri capitanati da Daniele Croce sono stati colpiti dalla rete di D’Alessandro al 94′ che se da una parte premia la grande mole di gioco costruita dai bergamaschi per larghi tratti del match, dall’altra punisce oltre misura i toscani, pieni di defezioni e ormai stanchi, nelle ultime curve di un incontro che lascia davvero tantissimo rammarico per il suo finale.

L’amarezza del mister: «Fa male perdere» Una prova non certo eccezionale per la formazione empolese ma che se valutata sotto l’ottica del conto degli assenti, ultimo dei quali Saponara, out per febbre a poche ore dal fischio di inizio, meritava quantomeno il premio di un risultato positivo. Ed invece è arrivato il k.o. che domani potrebbe consentire al Palermo, prima avversaria al ‘Castellani’ il prossimo 8 gennaio, di accorciare la classifica nella lotta per la salvezza. «Fa male perdere, ed ancora piu’male lo fa farlo in questa maniera – ha raccontato nel post gara il mister azzurro – Dispiace per i ragazzi perchè hanno dato veramente l’anima e meritavamo di portare a casa un risultato positivo. Rimane il fatto che ci stiamo consolidando nella ricerca del miglioramento, la strada è giusta. L’Atalanta è una squadra forte, che mette in difficoltà chiunque. Dispiace perche’ eravamo passati in vantaggio ma abbiamo commesso degli errori e non siamo riusciti a rimediarlo. Dispiace soprattutto per l’errore che ha portato al pareggio. Ingoiamo il boccone amaro, ora c’è la pausa e da quando riprenderemo dovremmo solo pensare al Palermo. Ci sono venute meno alla fine le forze, ecco perchè avevo deciso di giocare soprattutto sulle fasce, e poi quelle mentali. Ci siamo abbassati troppo dopo l’uno a uno, poi ci è andata bene uno-due volte, e alla terza l’abbiamo pagata. In 48 ore abbiamo fatto fatica a recuperare le energie. Abbiamo comunque lottato, in un ambiente ostile, con i nostri avversari che hanno dato tutto e di piu’. Se vogliamo lottare per non retrocedere dobbiamo rimanere sempre compatti, mi sono piaciuti molto i miei ragazzi perchè nella sofferenza, hanno fatto quadrato. E’ andata male purtroppo. Gli assenti? Purtroppo hanno ragione perche’ non hanno giocato ma sono orgoglioso della reazione della squadra. Abbiamo tenuto duro ed era alla fine molto dispiaciuta per questa sconfitta. Ecco perchè siamo ulteriori delusi ed amareggiati. Mchedlidze? Fa piacere che segni, gli attaccanti vengano pagati per fare gol ma l’aspetto piu’ positivo è stato il non volersi arrendere».

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