iosonogiulioUna terza media di un istituto di Livorno va in gita: peccato però che all’appello manchi Giulio, un alunno di 14 anni autistico che, insieme con la famiglia, è stato tenuto all’oscuro dell’uscita scolastica. A raccontare la notizia, sulle pagine locali, i quotidiani Il Tirreno e La Nazione, e poi finita anche sui media nazionali visto che perfino il Corriere della Sera e Repubblica hanno parlato del caso. .

La vicenda La scoperta è stata fatta dallo stesso ragazzo che, presentatosi in classe, si è ritrovato solo. Di lì è partita una mobilitazione #IostoconGiulio,  #IosonoGiulio anche in virtù del post scritto indirettamente dall’alunno su Facebook. «La mia classe oggi è in gita, io no… Nessuno ha avvisato la mia famiglia quindi sono andato a scuola regolarmente e mi sono trovato solo. Peccato mi sarebbe piaciuto molto passare una giornata all’aria aperta, con i miei compagni, in pullman, mi piace tanto il pullman…Ma qualcuno ha deciso che questa giornata non era adatta per me. Ci sono rimasto molto male. Avrei potuto essere felice oggi…Invece…». Anche l’associazione Autismo Livorno Onlus si è schierata al fianco del ragazzino condannando il comportamento dell’istituto: da lì sono stati numerosissimi i post e le foto solidali pubblicate sui social network con l’hashtag.

Dalla scuola: è solo un equivoco La scuola però si è difesa spiegando che si è trattato di «un grosso equivoco. È sempre stato fatto tutto in accordo con la famiglia del bimbo. I rapporti sono sempre stati collaborativi e corretti, tanto che il bambino è arrivato in terza senza problemi – dice ancora l’’istituto -. La nostra scuola è un punto di eccellenza per l’accoglienza dei bambini con disabilità».

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#IostoconGiulio sule pagine di Corriere della Sera e Repubblica

Un caso nazionale L’eco della notizia ha fatto il giro d’Italia in breve tempo. «Chiediamo al ministro Giannini di conoscere i motivi che hanno portato i dirigenti scolastici di una scuola di Livorno ad organizzare una gita ad insaputa della famiglia di Giulio, un ragazzo autistico di 14 anni, che frequenta la terza media nell’istituto labronico». È quanto chiesto in un’interrogazione urgente al ;inistro dell’Istruzione, dai senatori del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama, e Laura Cantini. «L’istituto si è assunto una gravissima responsabilità – si legge nel testo depositato– che non riusciamo a comprendere da nessun punto di vista. Per questo riteniamo indispensabile un intervento del ministro per verificare l’accaduto e per esprimere una netta censura per il mancato coinvolgimento del ragazzo. Dalla scuola livornese arriva un messaggio diseducativo che non può passare», concludono i due esponenti dem.

Il caso molisano È stata l’Ansa, infine, in serata, a ‘scovare’ in Molise un episodio molto simile. Luigi, 15 anni, autistico va a scuola, come ogni mattina, ma trova l’aula della Media di Pozzilli (Isernia) vuota perchè i suoi compagni di classe sono in gita. A raccontare l’accaduto è il padre del ragazzo Mauro Cantile, originario della Provincia di Caserta ma da anni, per lavoro, residente a Venafro (Isernia). «Ieri – ha detto Mauro – mia moglie ha portato Luigi a scuola trovando in classe solo l’insegnante di sostegno. Ha chiesto spiegazioni e ha appreso che gli altri erano in gita nella vicinissima Venafro per visitare alcuni luoghi di interesse storico e che noi, la famiglia di Luigi, non eravamo stati avvisati. Questo fa molto male. Parlo da genitore, da uomo e a nome di figlio che, purtroppo, non può esprimere le sue emozioni. Se ho deciso di raccontarlo all’Ansa è perchè voglio che non accada più in futuro, né a mio figlio né agli altri». Il dirigente scolastico, Maria Pia Tomassetti, ha incontrato la madre di Luigi. «Le ho fatto le scuse per quanto accaduto – ha detto Tomassetti – c’è stato un errore nell’organizzazione e la mancata comunicazione. Un errore, mi creda, in buona fede».

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