POPPI – – “Le avventure di Pinocchio” tradotte in badiano, si tratta del primo libro tradotto in una lingua minoritaria, cosi come è considerato il modo di esprimersi degli abitanti del paese di Badia Prataglia nel comune di Poppi (Arezzo), in Casentino.

Il ricavato per restaurare un’area verde per i bambini

La traduzione di tutto il libro di Pinocchio fu messa a punto, spiega una nota, negli anni Ottanta dal maestro Mirio Marri, che decise di tradurre in badiano per i suoi scolari il capolavoro di Collodi. La copia, tradotta e battuta interamente a macchina, fu lasciata in eredità ad un suo amico ed ex scolaro, Valter Tacconi. Ora Gianfranco Bronchi e Barbara Maccari, due abitanti di Badia Prataglia, hanno deciso di riprendere in mano le bozze. Così hanno coinvolto la Pro-loco, compresi i bambini delle elementari che hanno realizzato i disegni per il libro, che oggi ha tutte le caratteristiche per diventare un caso editoriale anche ben al di fuori dei confini del Casentino, come fece a suo tempo la versione in dialetto piacentino. La vendita del libro, nell’immediato, servirà a restaurare un’area verde per i bambini. Da maggio il libro sarà esposto nel museo che si trova all’interno del Parco di Pinocchio e dedicato al famoso burattino, un grande onore per tutti i badiani e per il Casentino. Inoltre la Pro-loco è stata invitata ufficialmente al compleanno di Pinocchio che quest’anno, causa Covid, si festeggerà a Collodi (Pistoia) il 29 di maggio.

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