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Il dimissionario Macalli

Una vera e propria rivoluzione è quella che sta vivendo da una settimana a questa parte la Lega Pro che ha visto nel week-end appena terminato presentare le sue dimissioni irrevocabili prima del proprio Consiglio direttivo e poi soprattutto, dopo 18 anni di presidenza, del proprio numero, Mario Macalli.

Un Commissario per la Lega Pro La Lega che ha la propria sede a Firenze e ben oltre 10 club provenienti dalla Toscana, ha visto da lunedì scorso, giorno della seconda consecutiva mancata approvazione del bilancio stagione 2013-2014, un vero cambiamento che subirà un’ulteriore evoluzione nella giornata di martedì visto che è in programma un Consiglio federale della Figc a Roma dove il presidente Carlo Tavecchio nominerà un commissario che assuma il ruolo di vertice della Lega Pro fino all’indicazione temporale di nuove elezioni. A parlare nelle ultime ore è stato l’ex giocatore di Fiorentina ed Empoli ma soprattutto fresco ex direttore generale della Lega Pro, Renato Cipollini. «La situazione è sotto gli occhi di tutti, che si trascinava da tempo. –ha spiegato Cipollini – Abbiamo rassegnato le dimissioni come Consiglio direttivo per permettere alla Federcalcio di intervenire nella maniera più opportuna. Macalli non ha condotto da solo la Lega Pro per tanti anni ma anzi c’erano al suo fianco tanti di quelli che lo stanno ora criticando. Servirebbe un po’ più di equilibrio e di discernere i problemi che derivano dalla gestione dei vertici e quelli che sono frutto di una situazione generale, ad esempio i 10 milioni di euro di tagli del Coni alla federazione. Il Grosseto? Ho fatto il direttore generale lì dal 2008 al 2011. Sono amareggiato dalla mancata iscrizione del club. Il presidente Camilli da tempo ha manifestato la sua idea di lasciare se non avesse avuto un aiuto concreto. La sua passione per il calcio lo aveva fatto recedere da questa sua decisione. Adesso però evidentemente non ce l’ha fatta più e ha deciso di non presentare la domanda per l’iscrizione del club al prossimo campionato di Lega Pro».

Il sindaco Bonifazi prova a salvare il Grosseto Proprio quest’ultima decisione non è piaciuta per niente al sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi che, anche approfittando dell’impasse e delle difficoltà economiche di molti club, sta cercando in queste ore una nuova cordata per rilevare la società biancorossa maremmana e provare un’iscrizione last minute proprio alla prossima Lega Pro. «Bisogna trovare qualcuno – ha sottolineato Bonifazi – che crei la squadra, ingaggi un allenatore e un direttore sportivo. Noi faremo un appello pubblico: abbiamo tante categorie di imprenditori e speriamo che qualcuno prende a cuore la questione. Per adesso non si può parlare di lodo Petrucci, ma si tratta di trovare il soggetto interessato a mantenere vivo il calcio a Grosseto».

igor protti cristiano lucarelliIl Tuttocuoio punta su Lucarelli e Protti Chi non ha avuto problemi di iscrizione al prossimo torneo dell’ex serie C è la realtà di San Miniato (Pisa) del Tuttocuoio che l’anno prossimo fra panchina e scrivania riformerà la coppia dei bomber storici del Livorno: Cristiano Lucarelli allenatore e Igor Protti nel ruolo di d.s.. «Qui nel club in cui da poco ho iniziato a lavorare c’è serietà, si ha a che fare con persone che fanno il passo lungo quanto la gamba, gente che dà la possibilità di esprimersi senza interferenze e soprattutto un’eredità importante derivante dal lavoro del passato allenatore, Alvini – ha raccontato in queste sue prime ore da uomo mercato del Tuttocuoio Igor Protti – Mi auguro si arrivi presto ad una nuova governance per la Lega Pro perché anche noi viviamo l’incertezza del momento, a soli 15 giorni dall’inizio del ritiro, non sapendo né quando inizierà la prossima stagione, né soprattutto chi saranno i nostri avversari. Purtroppo ogni estate nel calcio italiano si vive di tante incertezze. Auspico maggiore chiarezza futura per una vera ripartenza. Il Livorno? Ho letto che il presidente Spinelli mi avrebbe voluto nel club amaranto ma che ci sarebbero state incompatibilità caratteriali. Lui ha un carattere forte, abbiamo lavorato insieme per sei anni, anche io ho il mio modo di pensare, rispetto le sue vedute ed auguro sempre il meglio al suo Livorno».

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