FIRENZE – “La sicurezza è una priorità, siamo i primi a dirlo. Tuttavia non ha senso riempire le città di zona 30, si possono fare solo in alcune aree precise”.

Azione Ncc, l’associazione di noleggi con conducente, entra nel dibattito delle limitazioni della velocità nei centri abitati, dopo la sperimentazione avviata a Bologna. “In molti dicono che istituendo queste zone si riducono gli incidenti – hanno evidenziato dall’associazione – ma in realtà gli incidenti sono dovuti al fatto che molti non rispettano le regole: tra passaggi con semafori rossi, problemi sulle strisce pedonali, mancate precedenze, l’Italia a volte sembra il far west. Quindi la prima cosa da fare è far rispettare le regole del codice della strada e fare anche un’opera di sensibilizzazione pubblica. Non sarà la differenza di velocità tra 30 e 50 km/h a cambiare il volto della mobilità in Italia”.

Azione poi ha messo in luce un altro aspetto: “C’è anche da considerare un aspetto legato alla tecnologia. Le auto di oggi sono molto più sicure rispetto a quelle di anni fa: frenano prima e meglio. Ma si torna al problema: se non dai una precedenza, se non vedi un pedone sulle strisce, se sorpassi dove non puoi farlo, metti in pericolo gli altri e te stesso. Per guidare bisogna usare gli occhi e la testa: fare a meno di uno dei due può provocare conseguenze tragiche”.

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