20160325_113616Prevenire e reprimere le frodi agroalimentari rafforzando le attività di controllo esercitate dei dipartimenti di prevenzione delle Asl e delle Procure.
E’ quanto si propone il protocollo d’intesa firmato oggi a Siena dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dai Procuratori della Repubblica delle quattro province che rappresentano l’ambito territoriale di competenza. Si tratta del Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Firenze, Francesco D’Andrea, e dei procuratori della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, di Firenze, Giuseppe Creazzo, di Arezzo, Roberto Rossi e di Grosseto, Raffaella Capasso. L’azione di rafforzamento si basa sopratutto sul sostegno alle Procure (ma sarà possibile destinare personale anche presso i Tribunali) che verrà assicurato dalla Regione Toscana attraverso la messa a disposizione di una task force composta da 50 addetti, 20 amministrativi provenienti dal Sistema sanitario regionale e 30 giovani selezionati attraverso i bandi del Progetto Giovanisì.

Investimento in sicurezza e legalità «Il modello di riferimento – spiega il presidente Enrico Rossi – è quello sperimentato con successo con il progetto ‘Prato lavoro sicuro’ che ha permesso di accrescere il carico di lavoro delle Procure e soprattutto di intensificare i controlli. La Toscana in questo modo intende tutelare le proprie produzioni tipiche, i produttori onesti e contrastare illegalità e frodi, facendo emergere il lavoro sommerso e dando un contributo alla lotta contro l’evasione fiscale. Si tratta di un investimento in sicurezza e legalità unico in Italia che, ne siamo sicuri, darà i suoi frutti».

Contro le agromafie Una soddisfazione espressa anche dal Procuratore generale, Francesco D’Andrea che ne ha attribuito il merito al collega senese grazie all’esperienza maturata negli anni nel settore.
«Fortunatamente in Toscana – ha detto D’Andrea – le agromafie non hanno attecchito, ma anche in questo cambio registriamo un aumento dei reati rispetto ai quali la sinergia tra Procure, Regione e Asl sarà indispensabile». Il procuratore generale ha richiamato il successo della formula già sperimentata a Prato e ha lodato «la grande sensibilità istituzionale del presidente Rossi».

Task force senese Anche il Procuratore di Siena ha sottolineato «la collaborazione tra gli uffici giudiziari e la Regione, a tutela della legalità, che è garanzia di sicurezza e permette di rafforzare le attività di indagine in un settore strategico per la Toscana come quello agroalimentare».

I rinforzi Alla Procura generale arriveranno 5 unità in più, 10 sono quelle destinate a Firenze, 7 ad Arezzo, 10 a Grosseto e 18 andranno a Siena.
Sarà l’Estar, l’ente regionale di supporto tecnico per le Asl, a selezione attraverso un bando i dipendenti che saranno poi comandati alle Procure. Ai 20 dipendenti Asl si affiancheranno i trenta giovani del servizio civile regionale. I requisiti richiesti per la partecipazione al progetto di servizio civile, che avrà la durata di otto mesi, ed è finanziato con 112 mila euro, sono il possesso del diploma di scuola media superiore e conoscenze informatiche di base, con riferimento ai principali software.
Il numero delle unità aggiuntive è stato determinato in base al maggior numero di Dop e di Igp presenti in ciascuna delle quattro province interessate. Le denominazioni di origine protetta e le indicazioni geografiche protette riconosciute ad Arezzo sono 18, 21 a Firenze, 23 a Grosseto e 36 a Siena.

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