Sullo stralcio dei debiti della fondazione del Maggio musicale fiorentino la Cgil è pronta a presentare un esposto in Procura. Una vicenda esplosa dopo le dichiarazioni rilasciate a Libero dal presidente di Fidi Toscana e di Confindustria Firenze, Simone Bettini. Nell’intervista, Bettini aveva suggerito di andare «a vedere l’operazione che la Cassa di risparmio di Firenze ha fatto con la Fondazione del Maggio musicale fiorentino», sottolineando che «la banca a un certo punto abbuona al teatro del Maggio gran parte del debito tirandoci un rigo sopra. Hanno cancellato circa otto milioni alla fondazione». Una vicenda, per Mauro Fuso, segretario della Cgil Firenze, «assai delicata. Abbiamo chiesto e chiediamo spiegazioni e chiarezza ai vertici della fondazione che, però, al momento non vengono fornite. Ed è chiaro che se non arriveranno, non ci resterà nostro malgrado che utilizzare l’unico rimedio possibile in questi casi: il ricorso in Procura».

maggioIl presidio Intanto questo pomeriggio con partenza da Palazzo Vecchio, la Rsa Cgil del Maggio Musicale Fiorentino ha svolto un presidio pubblico chiedendo chiarezza sul futuro del teatro. Dagli stipendi non ancora pagati agli esuberi che saranno trasferiti ad Ales, società controllata al 100 per cento dal Mibac. Ad aprire il presidio uno striscione con la scritta ‘Stanno facendo fuori il Maggio’ ed una grande corona di fiori per simboleggiarne la ‘morte’. Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, anche i consiglieri comunali Tommaso GrassiCristina Scaletti oltre a  Mauro Fuso, segretario della Camera del lavoro di Firenze.

La replica «L’amministrazione precedente, così come la attuale, ha sempre agito nell’interesse pubblico: inoltre sono stati dalla fondazione del Maggio Musicale utilizzati gli strumenti previsti dalla legge per le fondazioni lirico-sinfoniche, tra i quali la possibilità di stralcio dei debiti bancari, cosa che a Firenze e altrove ha consentito di salvare centinaia di posti di lavoro nonché realtà storiche di pregio culturale, sociale». La replica, in merito alla questione dell”abbuono’ dei debiti per il teatro fiorentino ottenuto da Matteo Renzi quando era sindaco del capoluogo toscano, è stata affidata all’assessore al personale Federico Gianassi, che ha risposto in consiglio comunale ad una domanda sul tema del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli. Riferendosi alle affermazioni di ‘Simone’ Bettini Gianassi ha parlato di «parole scollegate dalla realtà, e pertanto gravi ed ingiustificate».

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