FIRENZE – Sono 13 i violenti nubifragi che hanno colpito la Toscana in questa estate caratterizzata da 37 eventi meteorologici estremi, tra grandinate, tempeste di vento e piogge intense.
A tracciare il bilancio è Coldiretti Toscana, che sottolinea il pesante impatto degli ultimi fenomeni: l’Isola d’Elba è stata devastata da oltre 150 mm di pioggia caduti in poche ore, segnando il secondo grave disastro dopo quello del 20 agosto, mentre sulla costa apuana, a Carrara, si sono registrati 166 mm di pioggia in 24 ore.
Questi eventi estremi, sempre più frequenti anche in estate, trovano conferma nei dati dell’European Severe Weather Database che segnala 34 episodi intensi già nel 2024. Il maltempo sta mettendo sotto osservazione le colture più preziose per l’agricoltura toscana: l’uva, con la vendemmia dei bianchi e delle varietà precoci proseguita a singhiozzo, e le olive, la cui raccolta nella zona costiera è prevista tra fine settembre e inizio ottobre. Attenzione anche a patate, mele e ultime verdure estive.
Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, spiega che «siamo entrati nell’ultimo miglio per la maturazione finale di uve e olive. La vendemmia procede regolarmente, ma nelle aree più colpite dalle piogge si è dovuto anticipare il raccolto per evitare danni alle bucce. L’eccesso d’acqua nel terreno aumenta il rischio di infezioni e può abbassare il grado zuccherino dell’uva, elemento fondamentale per l’identità dei nostri vini». L’attenzione è particolarmente alta per il sangiovese e gli altri vitigni rossi alla base di Chianti, Montalcino, Montepulciano e Bolgheri.
Sulle olive, invece, «la resa di quest’anno dipenderà dalla quantità d’acqua assorbita», continua Cesani. «Lo scorso anno, con le piogge abbondanti, le olive erano grandi ma ricche di acqua, con una resa inferiore alla media, soprattutto nella prima spremitura».
Il clima imprevedibile si conferma così un fattore critico per l’agricoltura toscana, in una stagione estiva che ha già lasciato il segno.