E’ stato tradito da un’impronta un 29enne leccese, autore di tre rapine in banca compiute a Siena e San Gimignano tra il 2015 e il 2016. I Carabinieri sono risaliti all’uomo grazie all’ un’unica impronta digitale lasciata nei primi due luoghi del furto, una filiale di piazza Amendola e inviata al Ris di Roma. Riuscito a fuggire con un bottino totale di 37mila euro, gli inquirenti sono risaliti a lui che aveva agito a viso scoperto, confrontando la sua impronta con quelle di un uomo arrestato un anno dopo in seguito ad un tentativo di rapina ad una filiale di banca Mps a San Gimignano. In quell’occasione, era il 2016, il rapinatore fu bloccato da alcuni cittadini e venne arrestato. Il riscontro dattiloscopico ha restituito così la corrispondenza fra l’impronta del suo dito medio sinistro e quella prelevata un anno prima arrivando ad identificare il 29enne come autore di tutti e tre i furti.

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