Tom Waits ha descritto la sua musica come «una moneta a quattro lati: un vecchio soul, una perla nera, una buona strega e una luna rossa. Una musica che è come andare a nuotare in un lago di notte». Parole che calzano a pennello con l’indole eclettica di Jesca Hoop, cantautrice americana che martedì 4 luglio, nel cortile della Chiesa di Bonistallo di Poggio a Caiano inaugura l’edizione 2017 del Festival delle Colline. Jesca Hoop da qualche tempo si divide tra la sua California e l’Inghilterra e da sempre tesse trame folk, rock, pop, arty, blues e post-grunge. Dopo un apprezzato album con Iron & Wine, il recente “Memories Are Now” esce per la gloriosa Sub Pop: nove brani dal piglio avvincente e riflessivo, dominati da un intimismo che alle parole aggiunge, spesso, solo l’essenziale, spaziando tra temi come amore, religione, infanzia, ricordi, fragilità e battaglie. Ascoltandola possono balenarvi i volti di Kate Bush, Simon & Garfunkel, Sam Beam, Joni Mitchell, Suzanne Vega. Ma Jesca Hoop è soprattutto l’essenza della musica indipendente, un percorso artistico scevro da qualsiasi condizionamento.

Il festival delle colline Un festival giunto alla 38esima edizione non può essere un semplice evento. Il Festival delle Colline ormai è una comunità. È appunto un festival “Indyspensabile”. Giocando su questa parola, l’edizione 2017 è dedicata alla scena “indie”, a quella musica – ma anche altre forme di spettacolo – che parte dal basso e conquista.

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